Simone Uggetti, l'ex sindaco di Lodi assolto dopo 7 anni. L'arresto e la gogna, ma era innocente

Simone Uggetti, l'ex sindaco di Lodi assolto dopo 7 anni. L'arresto e la gogna, ma era innocente
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 06:20

Dopo sette anni di «calvario» e di «sofferenze», l'ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, è stato assolto nel processo d'appello bis per una turbativa d'asta relativa alla gara di gestione delle piscine scoperte. Non punibile per la «particolare tenuità del fatto», l'ex primo cittadino Pd può mettere la parola fine a un «tormento» che durava dal maggio del 2016, quando, ancora in carica, era stato arrestato e trattenuto al carcere San Vittore di Milano per una decina di giorni.
Oltre a lui, sono stati assolti per lo stesso reato anche l'avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro.

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L'ITER

I giudici della Corte d'Appello meneghina non hanno quindi accolto le richieste avanzate dalla pg di Milano che aveva proposto di confermare la condanna in primo grado a 10 mesi. Nel primo processo d'appello, l'ex sindaco era stato assolto in quanto avrebbe agito per perseguire l'interesse pubblico.
I giudici erano giunti al verdetto sulla base del criterio secondo cui «la turbativa non ricorre in presenza di qualsiasi disordine relativo alla tranquillità della gara, essendo necessaria una lesione, anche potenziale agli scopi economici della pubblica amministrazione e all'interesse dei privati di poter partecipare alla gara», che nel caso di Uggetti non vi era stata. Il verdetto ai tempi aveva suscitato polemiche politiche e particolare scalpore nell'opinione pubblica. La procura generale milanese, in seguito, aveva presentato ricorso per Cassazione, sottolineando come tutti i precedenti di giurisprudenza abbiano sempre considerato il reato come «di pericolo» e non «di evento».
La primavera scorsa, sentenza dell'assoluzione è stata annullata con rinvio dalla Cassazione, disponendo di ricominciare da capo tutto il processo di secondo grado, arrivando dunque all'udienza di ieri, quando ancora una volta i giudici hanno deciso per l'assoluzione.

LA REAZIONE

«È una bellissima giornata, la fine di un calvario» dice Uggetti commosso. «Ce l'abbiamo fatta. Ma voglio sottolineare che anche quando ero stato condannato in primo grado, era stato specificato che agimmo solo per interesse pubblico». Il momento dell'arresto e i giorni al San Vittore «fecero sembrare enorme tutta la vicenda e falsarono il dibattimento».
Un periodo, quello, che l'ex primo cittadino Pd ricorda con dolore. «Nel mio piccolo, prima da assessore e poi da sindaco, ho sempre cercato di perseguire l'interesse pubblico. A un certo punto mi è apparso un ribaltamento della realtà. Adesso provo una sensazione di leggerezza, finalmente. E di un nuovo inizio che ho voglia di portare avanti».
F. Zan.
 
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