Roberto D'Antonio, il parucchiere dei vip: «A Fiorello tagliai il codino, Melania Trump voleva la piega gratis. Renato Zero? Dicevano che eravamo fidanzati»

Roberto D'Antonio, il parucchiere dei vip: «A Fiorello tagliai il codino, Melania Trump voleva la piega gratis. Renato Zero? Dicevano che eravamo fidanzati»
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 10:29

La prima cliente speciale, di Roberto D'Antonio, nel sup negozietto di Santa Severa a Roma, fu Franca Ciampi. Suo marito, poi Presidente della Repubblica, allora era governatore della Banca D'Italia. «Una donna intelligente, simpatica, che gran signora». Ora il suo salone, a pochi passi da Montecitorio, è l’indiscusso parrucchiere di onorevoli, attrici, presidenti, potenti, divi e volti dei principali telegiornali. Da lui si disegna la Grande Bellezza. «Paolo Sorrentino, grande amico mio - racconta al Corriere della Sera - voleva darmi una parte, non me la sono sentita, che capolavoro». L'unica che ci è riuscita è Valeria Golino: «Mi ha voluto per un piccolo ruolo in ogni suo film da regista, lo faccio solo per lei».

La sua cliente più fedele? Sabrina Ferilli. «L’ho conosciuta che aveva 20 anni e io 25. Quando andò a Sanremo, la produzione le assegnò una guardia del corpo che teneva lontano la gente. Lei si arrabbiò.“Ahò, ma che te spigni tu? Fammeli fa l’autografi, no?». Fedele come Mara Venier: «Viene da me da 40 anni, tra noi c’è un sodalizio, il suo biondo l’ho inventato io, sempre uguale».

Il codino di Fiorello

Dal codino di Gigi d'Agostino a quello di Fiorello. «Uno nato dotato, generoso di sé con la gente.

Ero già amico di sua moglie Susanna, Olivia e Angelica sono come figlie mie. Il codino se lo tagliò a Milano, poi venne da me con i capelli alle spalle, glieli feci corti. L’ho pettinato per questo Sanremo, con la riga di lato anni Quaranta. Anche Laura Morante ha voluto cambiare. Stava girando Un altro Ferragosto. “Chiedi a Paolo Virzì se va bene”. Ora li porta corti con la frangia».

Per Roberto Benigni, D'Antonio è anche un portafortuna. «Dice così. Pettinai Nicoletta Braschi per La vita è bella. Mi portò a Cannes. La sera ero stanco, non volevo andare alla festa. “No, devi venire”. “Non ho il vestito”. Mi diede una sua camicia, era stretta, la tagliammo sulla schiena. Misi un cravattino, una giacca e i pantaloni della tuta. Roberto mi prestò le scarpe, ma erano numero 40 e io porto 42, morivo di dolore».

Ha avuto l'onore di pettinare Tina Turnerin che gli aprì la porta della camera d'albergo a Firenze in pigiama a righe. «Io e i miei due assistenti ci siamo buttati ai suoi piedi, perl’emozione ho quasi pianto».

Da Renato Zero a Sophia Loren

Vita sentimentale. Per molti Renato Zero è stato il suo fidanzato. Ma «purtroppo no, è solo il mio più caro amico. Uomo eccezionale, un poeta. Gli piaceva andare a mangiare a Ostia. Guidava lui. A un semaforo, tamponiamo l’auto davanti. Scendono un ragazzo e una ragazza, in canotta e bermuda. Arrabbiatissimi. Renato gli va incontro. Lo riconoscono. E di colpo si inginocchiano come davanti a un Dio. “Alè, penza quando lo dimo a mamma che amo intruppato co’ Renato Zero!”».

Al Corsera racconta anche l'incontro con Sophia Loren. «Mi ha chiamato lo scorso settembre, per la serata di Armani, lo aspettavo da tutta la vita. Un incontro magico.“Signora, anche se sono omosessuale, io la amo due volte, come uomo e come donna”. “E che vo dicere?” risponde lei, per farmi capire che non aveva alcuna importanza. E mi ha baciato le mani».

Giorgia Meloni e il ciuffo di Giambruno

Roberto D'Antonio disse di no a Melania Trump perché «voleva che andassi in ambasciata e che la pettinassi gratis». Non si è mai tirato indietro invece per i boccoli biondi di Maria Elena Boschi. «Talmente bella che basta poco».

Chiusura politica, su Giorgia Meloni che non è una sua cliente. «No, ha un altro, ma siamo molto amici, qualche volta le ho fatto una piega al volo. Per me stava meglio liscia, un taglio più facile da tenere in ordine, fondamentale per chi viaggia molto». Domanda finale del Corriere della Sera sul ciuffo di Andrea Giambruno: «Non me ne sono nemmeno accorto, e chi lo guardava? Giorgia è talmente superiore che lo offuscava, stava dieci passi avanti».

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