Nove ora punta l'informazione, nel mirino Corrado Formigli e Luca Telese

La nuova “previsione” di Fiorello: «Discovery vuole acquistare il polo giornalistico di La7». L’azienda subito smentisce, ma il settore dell’informazione sarà sicuramente sviluppato

Nove ora punta l'informazione, nel mirino Corrado Formigli e Luca Telese
di Ilaria Ravarino
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Giovedì 18 Aprile 2024, 07:27

Fiorello come la Pizia, la veggente di Delfi: solo che lui non interpreta gli oracoli di Apollo, ma predice i destini della tv generalista. E così, dopo aver anticipato dal Glass di VivaRai2! la clamorosa uscita di Amadeus dalla Rai, ieri mattina si è divertito a prevedere le prossime mosse del Nove, la rete di Warner Bros. Discovery, che con l’acquisto del conduttore ha generato un terremoto che - dice l’oracolo - potrebbe non fermarsi qui. «Dopo Amadeus via anche Floris. Lui fa il giro della morte, dopo la Rai è stato a La7, ora salta l'8 e andrà al Nove», ha annunciato Fiorello, sfogliando un quotidiano e alludendo a un possibile “trasloco” del conduttore del talk Dimartedì. E poi: «La Warner sta trattando per acquistare il polo giornalistico de La7. Mentana ha già il cartellino con la scritta “scontato del 20%”, è già in partenza. Appena si comprano l'informazione hanno fatto il terzo polo: Rai1, Canale 5 e il Nove».

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LE TRATTATIVE

Battute - incluso un affondo su Sanremo che sarebbe nel mirino di Mediaset: «C'è ancora assoluto mistero sull'azienda che potrebbe acquistare il Festival.

Si sa solo che potrebbe cambiare nome in “PierFestival"» - che hanno però costretto l’azienda (colosso dei media Usa, in Italia con 15 canali: il manager generale è Alessandro Araimo) a smentire, negando che siano in corso «trattative» per l’acquisizione del polo giornalistico di La7. Immediata anche la reazione della rete di Urbano Cairo, che via X ha twittato con ironia: «Caro Fiore, noi stiamo bene qui. Abbiamo anche un bel divano e per te c'è sempre posto…» (ma lui precisa: «Quando finiremo Viva Rai2! magari passeremo a Radio1. Ci piacerebbe un bel programma radiofonico»).Se pure Warner Bros Discovery smentisce qualsiasi strategia di acquisizione di un canale tv, filtra tuttavia dall’azienda il desiderio di sviluppare in futuro un settore, quello dell’informazione giornalistica, per portarlo a livelli competitivi con le altre reti generaliste.

I VOLTI

A fare la differenza con l’offerta della concorrenza in campo giornalistico potrebbe essere lo sviluppo di un asset della Warner Bros: la Cnn, il canale all news del gruppo, che già dallo scorso gennaio realizza in collaborazione con la rete tre brevi strisce informative tre volte al giorno (è della proprietà anche la pay Eurosport 1 e 2, con la sua offerta comprensiva dei diritti tv per le Olimpiadi). Quanto ai volti da coinvolgere nel progetto, la stessa strategia che ha assicurato alla rete due campioni dell’intrattenimento come Fabio Fazio e Amadeus, entrambi passati al Nove con un contratto Rai in scadenza (quello di Amadeus finisce il 31 agosto: oggi arriverà il comunicato sul suo passaggio in autunno) potrebbe essere applicata anche ai volti noti del telegiornalismo. «Io ho un contratto con La7 e dunque per me non è una questione di attualità», mette le mani avanti Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita, «Per adesso sto bene dove sto». Per adesso, appunto. Luca Telese, conduttore di In Onda Estate con Marianna Aprile, è su La7 dal 2005, e a parte una parentesi di tre anni in Mediaset, è rimasto sempre là: «Ho un contratto per questa e per la prossima stagione con La7. Come andrà a finire? Cairo è molto bravo a tutelare e rafforzare il suo gruppo. Se Mediaset è una corazzata, e la Rai un super ministero, La7 è come la lega delle Repubbliche di Atene. Una famiglia felice, che trasmette la percezione di un posto dove si lavora e si sta bene».

LA RIUNIONE

Un “posto” che, assicura Telese, non potrebbe cambiare facilmente di proprietà: «Lunedì scorso abbiamo fatto una riunione riservata con i conduttori della rete e gli investitori al Gianicolo, a Roma. Urbano Cairo ha fatto un discorso di 60 minuti, raccontando la storia della tv e di tutti quelli che hanno perso soldi nel tentativo di farla. Mondadori, Rusconi, persino Berlusconi. Lui è l’unico in Italia che è riuscito a far quadrare i conti. Questo era il suo umore una settimana fa». 

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