Prigozhin, il mistero delle accuse alla contraerea di Mosca: l'aereo executive precipitato fra San Pietroburgo e la capitale. Le ipotesi: missili S-300 o bomba

Il video non chiarisce le cause della caduta del velivolo.

Prigozhin, il mistero delle accuse alla contraerea di Mosca: il jet executive precipitato fra San Pietroburgo e Mosca
di Paolo Ricci Bitti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Agosto 2023, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 15:52

Abbattuto dalla contraerea russa il jet executive civile del gruppo Wagner su cui viaggiava il capo Yevgeny Prigozhin, in disgrazia dopo quella sceneggiata del colpo di Stato?  Troppi misteri nella stessa frase che riassume per ora la vicenda.

Le certezze

Le certezze: in volo tra San Pietroburgo a Mosca c'erano, quasi in contemporanea, due aerei civili della Wagner. Il primo è il jet bimotore di fabbricazione brasiliana Embraer Legacy 600 RA-02795, precipitato, anche secondo un video, verso le 18.40 (ora di Mosca) di oggi, 3 agosto, vicino al villaggio di Kuzhenkino, distretto di Bologovsky, regione di Tver. Era decollato da Mosca circa un quarto d'ora prima.

Si tratta di un velivolo assai affidabile, molto diffuso, nella gamma medio alta dei jet executive, che offre 13 posti oltre ai due piloti e a un assistente di volo.

Un aereo "giovane" (16 anni) comprato dalla Wagner nel 2020 (secondo il sito planespotter.net): lungo 26 metri, ha una quota di tangenza di 11mila metri e sfreccia a poco più di 900 chilometri orari. E' un modello con autonomia di oltre 3mila chilometri. 

Per il sito flightradar24  il tragitto del velivolo si è interrotto bruscamente a metà strada fra Mosca e San Pietroburgo, circa 650 chilometri di distanza perccorribili in poco più di un'ora. Il gruppo Wagner (versione Grey Zone) cita testimoni che avrebbero udito almeno "due raffiche" prima che il jet precipitasse incendiandosi nell'impatto con il suolo.

Ma in quella zona rurale della Russia (vedi mappa) ci sono postazioni contraeree delle forze armate russe in grado di abbattare un jet? Ci sono basi militari?  "Raffiche" di cannoncini della contraerea che arrivano a 9mila metri di altezza con fenomenale precisione? Al limite dell'impossibile. E poi perché un'eventuale postazione contraerea russa nella zona avrebbe dovuto inquadrare nel mirino quel jet facilmente identificabile dai radar e non certo confondibile con un aereo nemico? Un'azione deliberata contro il capo della Wagner definito nei giorni scorsi "un morto che cammina"? Più facile, allora, ricorrere  a un missile terra-aria, ma insomma. Tecnicamente restano infine i missili aria-aria (missile lanciato da un aereo militare che non tiene naturalmente acceso il transponder, ma comunque "seguibile" da aerei e satelliti spia ) oppure un più discreto ordigno piazzato a bordo del jet della Wagner che stava volando a quasi 9mila metri sul filo dei 900 kmh. Nelle ultime ore è riecheggiata la voce che il jet sarebbe stato sottoposto a verifiche o riparazioni minori prima del decollo, una voce che riconduce all'assistente di volo poi morta insieme a passeggeri e piloti. Lo scenario ideale per "piazzare" una bomba (a tempo o "barometrica" o entrambi i tipi di innesco) oppure per manomettere il velivolo. 

Più tardi, mentre infuriava la tempesta di notizie sulla presunta morte di Prigozhin è regolarmente atterrato a Mosca il secondo executive della Wagner, sempre un Embraer ERJ-135BJ Legacy ma versione 650 immatricolato RA-02748, arrivato all'aeroporto Ostafyevo vicino alla capitale. Il capo della Wagner, secondo alcune fonti, risultava in entrambe le liste dei passeggeri, un espediente usato di regola per confondere le acque. Allora, c'è anche il cadavere del capo della Wagner fra i 10 cadaveri recuperati? Sì, è confernato. E perché allora quel jet è precipitato?

In serata un'ulteriore indiscrezione, però anonima: «Non sono coincidenze», né il giorno, né il luogo in cui è precipitato l'aereo di proprietà del leader e fondatore del gruppo Wagner Prigozhin. Lo ha detto una fonte del governo russo citata a condizione di anonimato dal Moscow Times. «Non lontano dalla residenza del presidente a Valdaj, ci sono a guardia del cielo quattro batterie di S-300 PMU1», i sistemi di difesa missilistica, ha detto la fonte. «Il 23 giugno una marcia su Mosca. E il 23 agosto due missili. I conti tornano», ha aggiunto. Valdaj si trova nella regione di Tver.

Effettivamente gli S-300 possono essere efficaci in questo scenario e effettivamente in quella città, Valdaj, Putin ha una casa, anzi, una delle sue abitazioni più amate perché vi risiede Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica ritenuta la madre degli ultimi figli del presidente russo. E proprio in quella zona destinata alle persone che più ama Putin avrebbe dato ordine di abbattere l'aereo del traditore Prigozhin? Possibile, ma quanto probabile?

Lo scenario di questa vicenda potrebbe ricordare almeno in parte la morte di Italo Balbo, il gerarca e trasvolatore abbattuto dalla contraerea italiana che difendeva la base di Tobruk sulla costa della Libia verso la quale era in fase di atterraggio il trimotore del generale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA