LE ESEQUIE

Paolo Graldi, i funerali dell'ex direttore del Messaggero a San Salvatore in Lauro: «Un cronista dentro, fino all'ultimo». In piazza la musica di Lucio Dalla

Nel feretro il taccuino e una mini-Ferrari

Paolo Graldi, i funerali dell'ex direttore del Messaggero

L'ultimo saluto a Paolo Graldi

Si sono svolti questa mattina a Roma i funerali del giornalista Paolo Graldi. Nella chiesa di San Salvatore in Lauro si sono ritrovati per l'ultimo saluto tantissimi colleghi, rappresentanti delle istituzioni, lettori commossi de Il Messaggero che Paolo Graldi aveva diretto con successo nei primi anni 2000 dopo la direzione de Il Mattino di Napoli. La figura di Graldi è stata ricordata dal direttore del Messaggero Massimo Martinelli, dal vicedirettore de Il Fatto Antonio Padellaro che aveva collaborato con Graldi al Corriere della Sera, dalla deputata della Lega Simonetta Matone e dal neurochirurgo Giulio Maira.

 

Presenti alla cerimonia funebre, oltre ai familiari e alla moglie Simona, diverse personalità tra cui Gianni Letta, Francesco Rutelli con Barbara Palombelli, Pier Ferdinando Casini, i direttori del Tg5 Clemente Mimun, del Tg3 Mario Orfeo, dell'ANSA Luigi Contu.

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Il feretro lascia la chiesa sulle note di Lucio Dalla

Sulle note di «Canzone» di Lucio Dalla - il motivo prediletto del cantautore bolognese di cui Paolo Graldi era concittadino ed è stato sodale in gioventù - il feretro ha lasciato la chiesa al termine della cerimonia.

A San Salvatore in Lauro anche l'omaggio di Marco Tardelli

Anche Marco Tardelli ha voluto tributare il suo omaggio allo scomparso ex direttore del Messaggero, Paolo Graldi.

Il ricordo di Martinelli: «Paolo era uno di famiglia, un padre acquisito»

«Paolo era uno di famiglia, un padre acquisito». Così il direttore del Messaggero, Massimo Martinelli, ricorda Paolo Graldi durante la cerimonia a San Salvatore in Lauro. «È rimasto cronista dentro sino all'ultimo», ha sottolineato Martinelli.

«Circondato dall'amore sino agli ultimi attimi di vita»

«E' stato un uomo che sino agli ultimi attimi di vita è stato circondato dall'amore, di quelli che gli erano vicini e di tutti quelli che gli hanno voluto bene».

Così l'omelia durante la cerimonia di addio a Graldi. Nella chiesa di San Salvatore, tra gli altri, anche Gianni Letta e il regista Enrico Vanzina.

Iniziata la cerimonia di addio

Nella chiesa gremita è in corso la cerimonia di addio a Paolo Graldi.

La chiesa gremita per l'ultimo saluto a Graldi

E' gremita la chiesa di San Salvatore in Lauro per l'ultimo saluto all'ex direttore di Messaggero e Mattino. Presenti anche il direttore del Messaggero, Massimo Martinelli, il vice Alvaro Moretti, oltre a diversi colleghi e rappresentanti del mondo del giornalismo.

Il feretro arrivato nella chiesa di San Salvatore

E' giunto da pochi minuti nella chiesa di San Salvatore il feretro di Paolo Graldi. L'inizio della cerimonia è previsto alle 11. Tra i presenti, tra gli altri, Leonardo Caltagirone, il ministro Annamaria Bernini, Pier Ferdinando Casini, Simonetta Matone, il direttore dell'Ansa Luigi Contu, Franco Carrara e Francesco Rutelli

La cerimonia a San Salvatore

Tanti amici, tanti colleghi, rappresentanti del mondo politico. Davanti alla chiesa di San Salvatore in Lauro l'attesa del feretro. Tra i presenti anche il senatore Pier Fedinando Casini.

 

 

 

Addio a Paolo Graldi. Nella chiesa di San Salvatore in Lauro i funerali dell’indimenticabile direttore del Messaggero e del Mattino scomparso nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorsi. Nato a Bologna il 27 maggio del 1942, aveva 81 anni. Il desiderio della moglie Simona e degli amici più cari è quello di far suonare sulla piazza, fuori dalla chiesa, dopo le esequie, «Canzone» di Lucio Dalla: il motivo prediletto del cantautore bolognese di cui Paolo era concittadino ed è stato sodale in gioventù.

Insieme a lui, nel feretro, oltre a un modellino della Ferrari di cui era tifosissimo anche il suo inseparabile taccuino e la penna: li usava per annotare spunti e idee, per abbozzare le domande per le sue interviste a grandi personaggi, da Arbore a Maira, da Giancarlo Giannini a Giovanna Ralli, da Pingitore a Zoff e a Panatta e via così, e queste conversazioni diventeranno un libro sicuramente gustoso e istruttivo. 

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