Mr.Rain come Sangiovanni: «L'ultimo disco e mi fermo. Noi costretti a sfornare canzoni in serie, altrimenti finiamo nel dimenticatoio»

Con il nuovo album Pianeta di Miller, che esce oggi, il 32enne chiude con 11 canzoni il ciclo aperto un anno fa con Supereroi

Mr.Rain come Sangiovanni: «L'ultimo disco e mi fermo. Noi costretti a sfornare canzoni in serie, altrimenti finiamo nel dimenticatoio»
di Mattia Marzi
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Venerdì 1 Marzo 2024, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 15:46

«Dopo questo disco mi fermo. Voglio studiare. E per farlo devo restare un po' lontano dalle scene, anche per due anni e mezzo. Siamo sopraffatti da pressioni che ci rendono schiavi di un sistema che corre troppo veloce: un artista è costretto a pubblicare una canzone dietro l'altra perché sennò finisce nel dimenticatoio. Non ha senso», si sfoga, dall'altra parte del telefono, Mr. Rain. Con il nuovo album Pianeta di Miller, che esce oggi, il 32enne cantautore bresciano - vero nome Mattia Balardi: quello d'arte lo ha scelto perché, dice, «scrivo solo nei giorni di pioggia» - chiude con 11 canzoni il ciclo aperto un anno fa con Supereroi. Nel disco c'è anche Due altalene, con la quale è tornato in gara al Festival di Sanremo.


Dal terzo posto del 2023 al diciassettesimo di quest'anno: cosa non ha funzionato?
«Dal mio punto di vista, nulla.

Del piazzamento non mi importava. Né l'anno scorso né quest'anno. Volevo arrivare a quanta più gente possibile. Nella settimana del Festival abbiamo annunciato i concerti nei palasport (partirà il 9 novembre da Ancona e arriverà a Roma il 26 novembre, ndr): le vendite dei biglietti stanno volando, quindi va tutto bene. Dopo Sanremo ho spento il telefono per una settimana. Ora sto per andare in Spagna».


In vacanza?
«Macché. Vado a fare promozione. E delle sessioni in studio con dei produttori spagnoli».


Con chi lavorerà?
«Non so i nomi (ride). Stiamo ancora chiudendo gli appuntamenti. In Spagna Supereroi è uno dei pezzi più suonati dalle radio: andrò a cantarla in due programmi tv».


Cosa la lega al pianeta in cui è ambientato il film "Interstellar" di Christopher Nolan?
«Lì ogni ora trascorsa equivale a sette anni sulla Terra. Io mi sento come il protagonista: voglio viaggiare a un tempo diverso da quello che mi circonda».


Ne "La fine del mondo" duetta con Sangiovanni. L'ha sentito dopo l'annuncio del ritiro momentaneo dalle scene?
«Sì. Non sta vivendo un bel periodo. Si sta isolando e mi spiace: cerco di fargli sentire la mia vicinanza».


Mai avuto momenti di crisi?
«Eccome. Nel 2019 per un anno e mezzo non riuscii a scrivere canzoni: non avevo né la voglia né la forza. La fiducia in me stesso è tornata pian piano. Supereroi mi ha cambiato la vita: ho scoperto di avere un ruolo, di essere utile».


"Invece di lamentarvi dell'autotune, lamentatevi degli artisti che fanno finta di suonare uno strumento che non hanno mai toccato in vita loro, perché in TV fa figo", ha scritto il suo collega Lazza sui social durante Sanremo. Una frecciatina che molti hanno interpretato come rivolta a lei. Risponde?
«Non sono il pianista più bravo del mondo, non ho mai detto di esserlo. Magari lui sarà più bravo di me, ma io a differenza sua mi faccio gli affari miei».


Lei lo invitato per un chiarimento. Si è fatto vivo?
«No. Ha anche il mio numero. Mi ha scritto per invitarmi al suo concerto, ma non mi scrive per cose del genere».


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