Jordan Jeffrey Baby, chi era il trapper che si è suicidato in carcere a Pavia: dalle denunce alle apparizioni in tv

Jordan Jeffrey Baby era il nome d'arte di Jordan Tinti, 26 anni, nato in Brianza nel 1997

Jordan Jeffrey Baby, chi è il trapper che si è suicidato in carcere a Pavia: dalle denunce alle apparizioni in tv
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Martedì 12 Marzo 2024, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 20:14

Il trapper Jordan Jeffrey Baby si è suicidato in una cella del carcere di Torre del Gallo a Pavia, dove stava scontando una pena a 4 anni e 4 mesi. Questa mattina è stato trovato privo di vita, con una corda al collo. Nell'aprile 2023 Jordan era stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata dall'odio razziale, ai danni di un operaio di 42 anni originario della Nigeria. Vediamo insieme chi era il giovane trapper

Chi è Jordan Jeffrey Baby

Jordan Jeffrey Baby è il nome d'arte di Jordan Tinti, 26 anni, nato in Brianza nel 1997.

Inizia a fare musica da giovanissimo, facendo subito parlare di sé: nel 2019, per lanciare il suo nuovo singolo, decide di salire sul tetto di un'auto dei carabinieri, lanciando insulti contro le multinazionali. Una sorta di mossa di marketing anche piuttosto riuscita, visto che di questo gesto parlano in molti, da trasmissioni televisive a politici. 

Le apparizioni televisive

A notarlo è in particolare il programma Non è l'Arena, nel quale Jordan Jeffrey è ospite, intervistato da Massimo Giletti: «Vi sembra normale che un artista di 21 anni agli inizi debba arrivare a tanto per arrivare qua?», chiese indicando la poltrona dello studio televisivo. Descrisse il suo comportamento come «un gesto di rivendicazione personale, sociale, popolare». Qualche tempo dopo, compare in una puntata di Striscia la Notizia, nella quale aggredisce l'inviato Vittorio Brumotti che era andato a chiedere spiegazioni riguardo la rapina che il trapper aveva compiuto ai danni di un ragazzo nigeriano.

La carriera musicale

Nel frattempo, Jordan coltiva la sua passione per la musica, in particolare per il genere trap. Ha fatto parte del collettivo monzese 20900 GANG. Anticipato da brani di successo come White Socks e Bipolare, il 22 ottobre 2019 esce il suo primo album ufficiale Dr.Jeffrey & Mr.Hype”. Il grande pubblico lo ha conosciuto soprattutto, però, per la sua fedina penale: nel 2020 è stato interdito dalla città di Pordenone dopo aver urinato sui verbali della polizia, redatti in seguito alla scoperta di qualche grammo di hashish nella sua camera d’albergo.

Il tragico epilogo

Nell'aprile 2023 Jordan era stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata dall'odio razziale, ai danni di un operaio di 42 anni originario della Nigeria. L'aggressione era avvenuta in un sottopassaggio della stazione di Carnate (Monza e Brianza). Insieme a lui aveva partecipato alla rapina anche il trapper romano Traffik (nome d'arte di Gianmarco Fagà), condannato a cinque anni e quattro mesi. Jordan aveva già tentato il suicidio in passato, sostenendo anche di aver subito maltrattamenti durante la sua detenzione.

Tre mesi fa Jordan era stato stato trasferito in una comunità pavese, dopo aver ottenuto la misura dell'affidamento terapeutico. Misura che è stata poi sospesa dal Tribunale di Sorveglianza, che ha disposto il ritorno in carcere, dove il giovane trapper si è tolto la vita impiccandosi. 

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