Gullit denunciato dai figli Quincy (32 anni) e Cheyenne (29): «Non ci mantiene». E chiedono 500mila euro

I due chiedono 500 mila euro all’ex milanista, la querela per non aver «assolto agli obblighi» presentata a Vibo Valentia

Gullit denunciato dai figli Quincy (32 anni) e Cheyenne (29): «Non ci mantiene»
di Valeria Di Corrado
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Venerdì 3 Novembre 2023, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 01:49

I figli dell’ex calciatore olandese Ruud Gullit lo hanno denunciato perché da circa sei anni non provvede al loro mantenimento. «Dal 2017 nostro padre non ha più saldato alcunché, accumulando un debito di oltre 500mila euro», si legge nella querela depositata alla Procura di Vibo Valentia lo scorso 31 ottobre da Quincy Georges Dil e Cheyenne Dil.

Fratello e sorella, rispettivamente di 32 e 29 anni, sono nati a Milano dalla relazione che Gullit aveva con l’ex modella Cristina Pensa.

Quest’ultima, prima di sposarsi con il celebre giocatore che condusse il Milan a una lunga serie di vittorie internazionali a cavallo degli anni ‘80 e ‘90, era stata la compagna del pilota di Formula 1 Ayrton Senna, morto in seguito a un incidente nel Gran Premio di San Marino del 1994. In un’intervista in tv ha dichiarato, tempo fa, di essere ancora innamorata dell’ex marito e di essere disponibile a una riconciliazione.


LA QUERELA
A distanza di poco più di un anno dal loro matrimonio, Ruud Gullit e Cristina Pensa si separarono legalmente: i due figli vennero affidati alla madre e il giudice stabilì un assegno di mantenimento complessivo di 8 milioni di lire mensili a carico del padre. Vincitore del Pallone d’oro nel 1987 e considerato come uno dei migliori centrocampisti offensivi nella storia del calcio, nel 2017 chiese e ottenne il divorzio dalla moglie al termine di una causa incardinata a Londra. Tuttavia il giudizio, per competenza, proseguì davanti alla nona sezione civile del tribunale di Milano, che, con sentenza del 24 marzo 2010, ha parzialmente modificato le condizioni di divorzio sancite dalla High Court of Justice di Londra il 22 maggio del 1998, disponendo che Gullit corrispondesse all’ex coniuge 7.200 euro mensili a titolo di contributo per il mantenimento dei loro due figli.


«Nostro padre si rendeva presto inadempiente, accumulando nel tempo un debito rilevante - si legge nella querela di Quincy e Cheyenne - Nel mese di ottobre 2017 nostra madre sottoscriveva nuovamente un accordo con nostro padre al fine di regolare il debito pregresso».

 


IL SILENZIO
Ma da allora, dopo aver saldato quell’arretrato, l’ex campione della nazionale Oranje (figlio di un immigrato del Suriname) non avrebbe più provveduto al mantenimento dei due figli. Certo, data la loro età, potrebbero essere autosufficienti economicamente; ma in questo caso dovrebbe essere il genitore a chiedere al giudice di modificare o revocare definitivamente l’assegno stabilito a loro favore. Invece Gullit, che con Frank Rijkaard e Marco van Basten formarono il trio olandese d’oro del Milan di Silvio Berlusconi, non ha più alcuna frequentazione con i figli dal 2017. «Nostro padre, oltre a disinteressarsi completamente di noi sotto il profilo economico, ha interrotto ogni rapporto con noi da molti anni - si legge nella querela presentata alla Procura di Vibo Valentia - arrivando addirittura a non rispondere neppure a dei messaggi di auguri per le festività».

Per questo i due ragazzi si sono «visti costretti a segnalare la situazione attuale» ai pm calabresi, «invocando un immediato intervento da parte delle Autorità». 


IL REATO
Il reato ipotizzato è il 570 del codice penale che punisce chi «si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge». «Nostro padre infatti si è completamente sottratto a ogni obbligo conseguente alla natura del suo ruolo genitoriale, sia sotto il profilo materiale che morale - spiegano Quincy e Cheyenne nella querela - Ciò senza rivolgersi a un giudice al fine di rideterminare l’eventuale importo dell’assegno e pur versando nelle condizioni economiche per poter adempiere».


«Spero che questa vicenda si concluda preso con un ravvedimento del signor Gullit, in modo che dimostri di essere un campione anche nella vita, oltre che nello sport», commenta l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, che difende i figli dell’ex calciatore insieme alla collega Maria Valentina Miceli dello Studio International Lawyers Associates.
Per la sua grande potenza fisica e lo spirito ribelle, divenne l’idolo dei tifosi rossoneri e non solo, con il suo caratteristico look dalle treccine al vento. Famosa la polemica con Maradona: secondo il “Pibe de oro” la forza dell’olandese risiedeva nell’appoggio di Berlusconi. Ma durante una partita Milan-Napoli, dopo che il club rossonero vinse 4 a 1 grazie ad un Gullit spettacolare, quest’ultimo si dirisse verso Maradona e gli chiese ironico: «Scusa, ti serve altro?».
 

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