Dania Mondini e il caso flatulenze al Tg1: dirigenti Rai sotto accusa per stalking e ​lesioni

Al centro delle indagini le denunce per i comportamenti discriminatori contro la giornalista, il demansionamento professionale e le aggressioni verbali

Dania Mondini, flatulenze al Tg1: dirigenti Rai sotto accusa per stalking, lesioni e tentativo di violenza privata
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 4 Maggio 2023, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 15:47

Aveva denunciato alcuni suo colleghi, in parte dirigenti, per stalking dopo il trattamento che, a suo dire, le era stato riservato e ora la Procura Generale, dopo aver avocato le indagini e dopo accurati accertamenti, ha concluso le indagini preliminari nei confronti di alcuni dirigenti Rai accusati di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro. In cinque rischiano il processo per la vicenda che riguarda la giornalista del Tg1 Dania Mondini. Al centro delle indagini le denunce per i comportamenti discriminatori contro la giornalista, il demansionamento professionale e le aggressioni verbali più volte proferite.

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La Mondini fu trasferita in una stanza con un solo collega che non riusciva a trattenere flatulenze ed eruttazioni, al sol fine - sostengono gli avvocati della giornalista - di costringerla ad abbandonare il lavoro. E proprio i suoi legali Ruggero Panzieri, Francesco Falvo D'Urso insieme a Claudio Loiodice (consulente criminologo e procuratore speciale) ieri hanno dato la notizia della chiusura delle indagini. «Pur omettendo di comunicare altri dati, nel rispetto della legge e delle autorità inquirenti, ci sentiamo di anticipare questa notizia per prevenire eventuali tentativi - hanno spiegato gli avvocati - come quello accaduto esattamente un anno fa, di sminuire gli avvenimenti oggetto del delicato procedimento penale. Infatti, qualcuno, non certamente noi, aveva divulgato notizie circa una situazione giudicata semplicemente sgradevole, che si stava verificando nella redazione del Tg1 mattina, cercando di minimizzare quello che realmente stava accendendo. Non si trattava solo di incresciose e maleodoranti flatulenze, bensì di fatti gravissimi per i quali da anni aspettiamo giustizia. È l'inizio di questa vicenda processuale, che ci vedrà impegnati nel processo, solo al termine del quale si potrà stabilire la responsabilità degli indagati, ma confidiamo nella giustizia e nell'operato della Procura Generale di Roma».
 

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