Antonello Fassari, dalla malattia al ritorno dei Cesaroni: chi è l'attore ospite a "La volta buona"

Un personaggio molto amato dal pubblico, finalmente tornato in tv dopo alcuni anni non semplici dal punto di vista della vita privata

Antonello Fassari, dalla malattia al ritorno dei Cesaroni: chi è l'attore ospite a "La volta buona"
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 17:33

Antonello Fassari è ospite oggi, 31 gennaio, di Caterina Balivo a "La volta buona". L'attore, 71 anni, si è raccontato a cuore aperto, rivelando anche che le probabilità di rivedere "I Cesaroni" in tv con una nuova stagione sono sempre più elevate. Un personaggio molto amato dal pubblico, finalmente tornato in tv dopo alcuni anni non semplici dal punto di vista della vita privata.

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La malattia

Antonello Fassari in una recente intervista ha parlato dei suoi problemi di salute. L'attore ha rivelato di aver affrontato ansia e depressione a seguito della separazione dalla moglie dopo più di vent’anni di matrimonio. Questi problemi di salute mentale si sono poi uniti ad un'altra sfida: l'angina, un dolore al torace causato da una scarsa ossigenazione del cuore.

Fassari ha descritto la sua lotta contro la malattia come un'esperienza molto difficile, arrivando ad affermare di sentirsi come se qualcosa lo stesse divorando dall'interno. Oggi Fassari sta molto meglio: ha raccontato che, grazie alla giusta terapia e all'attenzione ricevuta, è riuscito a tornare alla sua vita quotidiana. 

Il ritorno dei Cesaroni

In un'intervista a La Repubblica, Antonello Fassari ha confermato che l'amata serie "I Cesaroni" tornerà con una nuova stagione: «Sono contento del ritorno - ha detto -. I Cesaroni sono stati un fenomeno fortissimo.

Ma non so molto altro, per ora. Il format spagnolo da cui eravamo partiti era perfetto: toccavamo temi come la fecondazione assistita, il ragazzo che arriva col preservativo... Cose vere».

«Avevo 54 anni quando partimmo nel 2006, oggi ne ho 71: per forza cambierà qualcosa anche nel personaggio. Gli spagnoli furono intelligenti a inventarsi un cinquantenne così, tirchio e vergine. Il tormentone “che amarezza” invece è mio, che poi non è una battuta, è più una sentenza filosofica». 

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