Angelo Duro imbratta (con segni fallici) i manifesti del suo spettacolo a Taormina, il sindaco furibondo: «Vorresti esibirti qui? Ti prendo a calci in c**o»

Un gesto provocatorio, in classico stile Duro, che però non è piaciuto affatto al sindaco siciliano

Angelo Duro imbratta (con segni fallici) i manifesti del suo spettacolo a Taormina, il sindaco furibondo: «Vorresti esibirti qui? Ti prendo a calci in c**o»
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Domenica 6 Agosto 2023, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 08:17

Fiamme d'agosto tra il comico palermitano Angelo Duro e il sindaco di Taormina, Cateno de Luca. Ad appicciare la miccia, un video social caricato dall'ex iena - che domani si esibirà al Teatro Antico con lo show "Sono Cambiato" - in cui Duro mostra ai fan di aver imbrattato i suoi stessi manifesti affissi per le strade di Taormina con dei simboli fallici.

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Un gesto provocatorio, in classico stile Duro, che non è piaciuto affatto al sindaco siciliano che ha risposto con un lungo video in cui fa intendere di voler impedire al comico di usare il teatro di Taormina per il suo show e dichiarando che per lui è pronta una denuncia e una multa.

Il video

«Ma chi è questo troglodita di Angelo Duro?».

Ci a giù diretto Cateno De Luca. «Ecco - ha detto mostrando il video di Duro dal suo cellulare -. Guardate cosa si è permesso di fare. Pensa di pisc***e in testa e noi dovremmo pure pagarlo. Guardatelo nella sua pagina. E questo dovrebbe utilizzare il Teatro Antico di Taormina per un suo spettacolo? Intanto ora procediamo ad identificarlo e multarlo! Non so che fa questo testa di c***o di professione. Di sicuro la sua ironia non può farla nella mia città».

La rabbia di De Luca

La rabbia aumenta e i toni anche: «Ti verrò a cercare per prenderti a calci in c**o. Ti revoco il suolo pubblico per il merchandising, ora ti consiglio di andare a prendere i manifesti e rimuoverli. Intanto sarai subito denunciato per attentato al decoro urbano. Andrò pure dai carabinieri. L'ironia mi piace ma qua siamo lontani dall'ironia. Ti puoi imbrattare la tua faccia ma non la mia città. Ora ti cerchiamo e ti identifichiamo. Se sei un uomo ora vai e togli tutto e chiedi scusa». E poi i saluti finali: «Angelo Duro, ma vaff...!».

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