Chi è Angel Di Maria. Età, origini, carriera, soprannome, moglie, stipendio: curiosità e aneddoti sul giocatore della Juventus

Questa sera il numero 22 sarà impegnato nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter.

Chi è Angel Di Maria, età, origini, carriera, soprannome, moglie, stipendio: curiosità e aneddoti sull'asso bianconero
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 18:36

Angel Di Maria, fresco campione del mondo con l'Argentina ai Mondiali in Qatar del 2022, questa sera scenderà in campo con la sua Juventus a San Siro, per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter. In palio, un biglietto per la finalissima, in programma il prossimo 24 maggio allo Stadio Olimpico di Roma. 

Ala d'attacco mancina, dotata di tecnica sopraffina e colpi geniali, questa sera dovrà attingere dal meglio del suo repertorio per aiutare Madama a battere i rivali nerazzurri e passare il turno. Ecco chi è dunque Angel Di Maria, attualmente il giocatore più titolato della Juventus.

Le origini

Angel Fabián di Maria, 35 anni, è nato il 14 febbraio 1988 a Rosario, in Argentina, da genitori di origine italiana. La stessa città che, un anno prima, aveva dato i natali a un suo illustre collega e futuro compagno in nazionale: Lionel Messi.

Comincia a giocare all'inizio degli anni '90 nel Club Atlético El Torito, piccola compagine calcistica locale, per poi passare al Rosario Central, in cambio di «26 palloni nuovi di zecca». Da piccolo, la mamma lo accompagnava quasi ogni giorno in bicicletta agli allenamenti. 

In quel perodo, il giovane Angel aiutava anche il padre a distribuire legna e carbone, arrivando spesso agli allenamenti con le mani sporche e con qualche piccola ferita. Un dettaglio che lo stesso Di Maria non ha mai nascosto nelle varie interviste: «Se non fossi diventato un calciatore, credo che sarei diventato un carbonaio e avrei lavorato con mio papà. Per studiare non ero portato, non mi piaceva granchè la scuola, sicuramente avrei aiutato lui».

Carriera e trofei nei club

Debutta nella Primera División argentina nel 2005, a 17 anni, esordendo nella prima squadra del Rosario Central. Dopo ottime prestazioni nel campionato argentino e nel mondiale Under-20 2007, viene acquistato per 6 milioni di euro dal Benfica.

Trascorre tre stagioni a Lisbona, dove vince un campionato e due Coppe di Lega del Portogallo.

Le sue giocate catturano l'interesse del Real Madrid, che nel 2010 lo acquista per 25 milioni di euro (più 11 di bonus) e lo schiera nel reparto offensivo a fianco di fuoriclasse come Cristiano Ronaldo e Kaka. Con la maglia delle Merengues gioca quattro stagioni, in cui conquista quasi tutto: un campionato spagnolo, due Coppe di Spagna, una Supercoppa spagnola, una Champions League e una Supercoppa Europea. 

Nell'agosto 2014 decide di cambiare aria e passa al Manchester United, per quasi 60 milioni di euro. La parabola in terra inglese si conclude dopo appena un anno, in cui realizza 4 gol in 32 match disputati, ma senza nuovi trofei in bacheca. 

Nell'estate 2015 viene dunque acquistato dallo sceicco del Paris Saint Germain. Il suo cartellino viene ceduto alla cifra record di 63 milioni di euro, la più alta mai sborsata fino a quel momento. Il primato verrà poi battuto nel 2017 dal trasferimento a Parigi del brasiliano Neymar. All'ombra della Tour Eiffel rimane per ben sette stagioni, mettendo a segno 92 gol in 295 presenze totali. A Parigi vince più volte tutti i titoli nazionali, ma nessun trofeo europeo.

A giugno 2022, scaduto il contratto che lo legava a i parigini, si trasferisce a parametro zero alla Juventus. Con la maglia della Vecchia Signora ha segnato, fino ad oggi, 8 gol in 31 presenze. Attualmente percepisce uno stipendio netto da 6 milioni a stagione.

La stima di Ronaldo e Buffon

Il passaggio di Di Maria alla Juventus è stato osservato con grande interesse non solo da parte dei tifosi, ma anche da molti colleghi. Tra questi, Luis Nazario de Lima Ronaldo,  "Il Fenomeno", suo dirigente ai tempi del Real Madrid.

«Conosco bene Di Maria. A Madrid c’era chi andava allo stadio solo per vedere lui. Non gli daresti mai 34 anni, fisicamente sta ancora da dio. E giocando vede cose che quasi tutti gli altri non vedono. Lui non gioca, inventa: soprattutto assist», le parole del due volte vincitore del Pallone d'oro rilasciate a La Gazzetta dello Sport. 

Un' altra "superstar" del calcio italiano, che ha commentato positivamente il passaggio di Di Maria alla Juventus, è stato Gianluigi Buffon, che proprio sotto la Mole ha trascorso quasi tutta la sua carriera. I due avevano condiviso lo spogliatoio a Parigi, nella stagione 2018/2019.  

«In questo momento, Di Maria in Serie A sarebbe come Maradona - il commento del campione del mondo 2006 - In queste stagioni la Serie A si è impoverita a livello tecnico, e Angel di tecnica ne ha da vendere. In poche parole: è un giocatore di calcio». 

L'amore per l'Argentina e l'amicizia con Maradona

Il legame con la madrepatria, per Di Maria, è viscerale. Le ha dedicato diversi tatuaggi e non ha mai perso occasione di ricordare festeggiare un trofeo - qualunque esso fosse - con una bandiera albiceleste sulle spalle recante la scritta "Rosario", il club della sua città natale, dove ha sempre ammesso di voler tornare per poi chiudere lì la carriera. 

Con la "Seleccion" Di Maria ha vinto tutto: non solo l'ultimo Campionato del Mondo giocato in Qatar, ma anche la Copa America in Brasile nel 2021, la Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa il mondiale under-20 del 2007 e una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. 29 gol a fronte di 131 presenze, lo score registrato dall'esterno offensivo in Nazionale.

Di Maria è stato anche molto legato a Diego Armando Maradona, suo allenatore ai Mondiali 2010 in Sudafrica: «È stato come un secondo papà. Mi ha difeso quando nessuno mi difendeva - ha ricordato il 35enne di Rosario poco dopo la scomparsa del Pibe de Oro - Quando la stampa e i tifosi mi criticavano era sempre in prima linea a difendermi e continuava a schierarmi in campo per darmi la possibilità di dimostrare le mie qualità. Veniva in stanza tutte le sere per parlare con me, mi incitava e mi raccontava le storie di quando giocava a Napoli per caricarmi».

I soprannomi: "El Fideo" e l'"uomo delle finali"

"El Fideo" è un soprannome ormai diventato famoso, che caratterizza Di Maria fin dall’infanzia. Venne chiamato così, per la prima volta, ai tempi del Club Atlético El Torito, suo primissimo club a Rosario. Significa "Lo spaghetto", per indicare la sua corporatura alta e snella. 

L'altro soprannome di Di Maria, acquisito a suon di gol e trofei, è l' "uomo delle finali". Infatti, è l'unico giocatore della storia ad aver segnato e vinto nelle finali di tutti e quattro i grandi tornei riconosciuti dalla FIFA: il Campionato mondiale di calcio, il il Campionato continentale (nel suo caso la Copa América), le Olimpiadi e la Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa.

La moglie e le figlie

Angel Di Maria può contare nella sua vita sul supporto prezioso, quello della moglie Jorgelina Cardoso, la donna sempre al fianco del calciatore argentino. É nata anche lei a Rosario, nel 1982, sei anni prima di lui. Qui, ha lavorato per alcuni anni come modella. Quando ha conosciuto Di Maria, nel 2009, Cardoso ha preferito dedicarsi esclusivamente alla famiglia.

I due si sono sposati nel 2011, a Rosario, e hanno avuto due figlie: Mia e Pia. La prima nata nel 2013, la seconda nel 2017. La primogenita della coppia aveva rischiato di morire prematuramente, essendo nata già dopo il sesto mese di gravidanza: i medici le avevano dato poche chance di vita. Contro ogni previsione, fortunatamente, la piccola è sopravvissuta dopo aver trascorso due mesi in terapia intensiva. 

Sempre la moglie del calciatore, inoltre, è molto amica di Gianinna Maradona, la figlia di Diego Armando.

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