IL VOTO

Elezioni in Spagna, vincono i Popolari ma è flop di Vox: maggioranza in bilico. Sanchez resiste

Lo spoglio in tempo reale

Elezioni in Spagna, scrutinio oltre il 90%: Popolari in vantaggio (con 136 seggi) su Sanchez (122). Flop di Vox, maggioranza incerta

Scrutinio oltre il 90%: Popolari in vantaggio

Elezioni Spagna: con il 91,67% di voti scrutinati il Pp ottiene 136 seggi, il Psoe 122, Vox 33 e Sumar 31.

Sanchez arrivato tra gli applausi nella sede del PSOE

Il premier e leader socialista Pedro Sanchez ha lasciato la Moncloa per andare nella sede del partito, a calle Ferraz, dove è stato accolto da molti applausi.

Con l'80% dei voti scrutinati, il PP ha ottenuto 132 seggi; il PSOE, 125

Con l'80% dei voti scrutinati, il PP ha ottenuto 132 seggi; il PSOE, 125; Vox, 33; e Sumar, 31. Così, il blocco di destra raggiungerà 165 seggi, e quello di sinistra, 156. Lo scrive El Mundo.

Con il 75% dei voti scrutinati, il PP ha 132 seggi, contro i 127 del PSOE

Con il 75% dei voti scrutinati, il PP ha 132 seggi, contro i 127 del PSOE. Sebbene si aspettassero una notte di gioia, man mano che lo spoglio dei voti procede, si avverte una tensione palpabile tra i sostenitori del PP che si sono recati alla sede nazionale del PP in Calle Génova. Lo riporta El Mundo. Lo spoglio dei voti per le elezioni è iniziato alle 21.00.

L'esperto: "Vox e Pp non hanno la maggioranza"

«In questo momento, possiamo confermare al 100% che Pp e Vox non avranno la maggioranza assoluta e ne rimarranno relativamente lontani». Lo ha appena detto Carlos Domínguez, analista di 40dB alla diretta sul sito de El Pais.

Si allarga a 5 seggi il divario tra il Pp e il Psoe

Si allarga a 5 seggi il divario tra il Pp e il Psoe quando si è arrivati al 75% dello scrutinio. Il partito popolare di Feijòo si attesta a 132 seggi, quello di Sanchez a 127. Terzo Vox con 33 parlamentari, quarta Sumar con 30.

Sorpasso del Pp sul Psoe

Sorpasso del Pp sul Psoe 131 a 128 seggi quando lo scrutinio in Spagna è al 62%. Terzo con 33 seggi Vox, quarto Sumar con 30. Da sottolineare che stanno entrando nel conteggio generale i voti di Madrid, baluardo popolare, i cui dati sembrano aver registrato qualche ritardo.

A metà dello scrutinio è testa a testa tra Psoe e Pp

A metà dello scrutinio, è testa a testa tra i principali partiti spagnoli: il Psoe ha 131 seggi, il Pp 130. Terzo posto per Vox, con 31, davanti di un solo seggio a Sumar con 30.

Spoglio al 24%: Psoe in testa con 133 seggi, Pp a 127

Iniziano ad arrivare i primi dati reali in Spagna, anche se ovviamente ancora parziali. Quando lo spoglio ha raggiunto il 24% delle schede, i socialisti sono in testa con 133 seggi, secondo il Pp con 127, terzo Vox a 33 e quarto Sumar con 29 parlamentari. Sono dati che rilevano i primi voti arrivati al ministero dell'Interno in semplice ordine temporale, non una proiezione di un campione statistico.

Affluenza al 68,23%

L'affluenza totale alle elezioni generali anticipate in Spagna è stata del 68,23 per cento. Lo ha reso noto il ministero degli Interni di Madrid. I dati finali hanno segnato un aumento del 2,12 per cento in più rispetto alle elezioni del 2019.

Pp celebra la vittoria

Il Partito popolare conservatore (Pp) spagnolo celebra quello che crede sia una «grande giornata elettorale». Lo ha detto il segretario generale del Pp Cuca Gamarra alla tv spagnola, affermando che i popolari stanno per «recuperare la posizione di prima forza politica in un'elezione generale». E questo non succedeva dal 2015, ha detto.

Vince il Pp, ma la maggioranza è incerta

Il Partito popolare vince le elezioni in Spagna diventando di gran lunga il primo partito, a scapito però del suo potenziale alleato Vox, che crolla nelle urne, con il risultato che la maggioranza nel Paese iberico è in bilico. I sondaggi diffusi dai media a chiusura dei seggi, di solito molto affidabili da queste parti, offrono stavolta due scenari radicalmente opposti e contradditori. Secondo quello della Rtve, la televisione pubblica, il partito di Alberto Nunez Feijòo (145-150 seggi) e quello di Santiago Abascal, insieme, sono sotto di tre seggi rispetto alla soglia necessaria per conquistare la maggioranza assoluta delle Cortes (176 seggi) e poter andare al governo. Il Psoe del premier uscente Pedro Sanchez terrebbe con una forbice tra i 113 e i 118 seggi; Sumar, la coalizione di sinistra guidata da Yolanda Diaz, si piazzerebbe al terzo posto con 28-31 scranni. Quarta Vox che, invece, uscirebbe dimezzata rispetto al 2019, con un numero di seggi tra i 24 e i 27. Di contro, il secondo sondaggio, quello commissionato dal canale privato Telecinco, assicura ai due partiti della destra una solida maggioranza, addirittura pari a 181 seggi.

Sarebbe confermato il boom del Pp con 150 seggi, così come il flop di Vox con 31 seggi. Ma il Psoe, secondo questi dati, si fermerebbe a 112 seggi e la sinistra di Sumar finirebbe quarta, sotto il partito di Abascal, con 27 parlamentari. Se fossero confermati i dati della tv pubblica, la destra spagnola potrebbe aver fallito nel suo obiettivo di dare la spallata al governo socialista e di archiviare per sempre l'odiato 'sanchismò. In sintesi, si allontanerebbe quel «governo dei patrioti» auspicato dalla premier Giorgia Meloni in collegamento con un comizio di Vox una decina di giorni fa. Nel caso in cui invece i dati reali daranno ragione a Telecinco, a Madrid, come in tanti altri Stati europei, l'alleanza tra popolari e ultraconservatori avrebbe sfondato. Un dato che se fosse confermato assumerebbe un significato fondamentale anche in vista del voto per l'Europarlamento dell'anno prossimo, una sorta di prova generale di un cambio di maggioranza anche a Bruxelles. A sinistra, invece, secondo la Tv pubblica, il Psoe e Sumar avrebbero tra i 141 e 149 seggi, più o meno quelli ottenuti dal Pp, a cui però il blocco di sinistra potrebbe aggiungere - come ha già fatto nella scorsa legislatura - quelli ottenuti dai partiti locali, che tutti insieme valgono tra i 31 e i 34 seggi. Con questi numeri, Sanchez potrebbe aver vinto la sua scommessa: mandare al voto un Paese nella prima data possibile, il 23 luglio, con 40 gradi all'ombra, pur di evitare di essere messo sulla graticola per lunghi mesi dopo la scoppola elettorale delle amministrative del 28 maggio scorso. Secondo i numeri di Telecinco, Feijòo sarebbe comunque costretto a governare con Vox, cosa che fa già in diverse regioni, ma potrebbe offrire alla Spagna un esecutivo autonomo, non più appoggiato dai partiti indipendentisti, catalani e baschi. Uno scenario che, come ha già annunciato Santiago Abascal nei giorni scorsi, potrebbe riaccendere la tensione, soprattutto in Catalogna, dove le concessioni di Sanchez ai più radicali avevano portato ad un clima meno teso e ad una convivenza meno complicata. La notte elettorale spagnola si annuncia ancora lunga.

Sondaggi: "Pp vince con il 37,5% dei voti. Psoe secondo"

Il Pp ha vinto le elezioni generali in Spagna ottenendo tra i 153 ei 158 deputati e raggiungerebbe la maggioranza assoluta con Vox, che ha ottenuto tra i 25 ei 28 seggi. È quanto rivela il sondaggio Target Point di 'El Debatè. I candidati di Alberto Nunez Feijoo otterrebbero, secondo il sondaggio raccolto da Europa Press, il 37,5 per cento dei voti e migliorerebbero notevolmente i risultati ottenuti nel 2019, quando ottennero 89 seggi e il 20,99 per cento delle preferenze. Dal canto suo Vox, e nonostante la somma tra i due superi i 176 seggi necessari per ottenere la maggioranza assoluta, resta in quarta posizione con l'11,1 per cento dei voti. Quelli di Santiago Abascal sono lontani dai risultati ottenuti nel 2019, quando conquistarono 52 deputati e il 15,21 per cento delle preferenze. Il sondaggio assegna al Psoe il secondo posto, con tra 109 e 113 deputati e il 27,9 per cento dei voti. I socialisti non perdono una grossa percentuale di voti, visto che nelle precedenti elezioni politiche avevano ottenuto il 28,25 per cento e 120 deputati. La terza posizione è per Sumar, che raggiungerebbe tra i 26 e i 30 seggi e il 12,3 per cento di consensi, un dato inferiore a quello ottenuto da Podemos alle elezioni del 2019.

Soddisfazione nella sede del Pp, ma resta l'incertezza

Volti sorridenti nella sede nazionale dei popolari spagnoli alla chiusura della giornata di voto per le elezioni generali. Alla pubblicazione degli exit poll delle 20, che danno il partito di centrodestra guidato da Alberto Núñez Feijóo nettamente in testa, si sono intraviste espressioni di soddisfazione tra alcuni dei dirigenti già arrivati nel loro quartier generale di Madrid per seguire i risultati. Fuori dalla sede intanto, fiato sospeso tra i simpatizzanti del partito già arrivati, con gli occhi incollati ai telefonini per studiare gli scenari ancora incerti dipinti dagli exit poll.

Telecinco: "Pp-Vox hanno la maggioranza"

Boom del Pp con 150 seggi, male Vox con 31 seggi, ma insieme raggiungerebbero la maggioranza assoluta, con 181 seggi, 5 oltre la soglia necessaria di 176. Sono gli exit poll di Telecinco in netto contrasto con quelli della tv pubblica. Il Psoe, secondo questi dati, sarebbe fermo a 112 seggi, la sinistra di Sumar quarta, sotto il partito di Abascal, ferma a 27.

Exit poll: «Vince il Pp di Alberto Nunez Feijòo, flop di Vox. ​Sanchez tiene»

Il Pp di Alberto Nunez Feijòo, secondo i dati forniti dalla tv pubblica Rtve, è il primo partito di Spagna avendo ottenuto tra i 145 e i 150 seggi; il Psoe tiene con una forbice tra i 113 e i 118; Sumar, la coalizione di sinistra guidata da Yolanda Diaz è terzo con 28-31 seggi. Quarta Vox che, invece, esce dimezzata con un numero di seggi tra i 24 e i 27: la scorsa legislatura ne aveva 52. Bene le forze indipendentiste e locali: Erc 9 seggi, Jxcat 9, Pnv 5, EHbildu 6, Cup 1, Bng 1-2, Cc 1 e Tex 0-1. Di fatto, se i dati ufficiali confermassero questi numeri, per le destre sarebbe molto difficile raggiungere la soglia dei 176 seggi per avere la maggioranza.

 

 

L'affluenza alle 18 in calo al 53%

È del 53,01 per cento la percentuale degli aventi diritto al voto che, alle 18, si sono recati alle urne in Spagna per le elezioni politiche anticipate. Lo riferisce la Commissione elettorale. Si tratta di un dato in calo del 3,84 per cento rispetto alle ultime elezioni del 2019 quando, alla stessa ora, aveva votato il 56,85 per cento degli elettori. Il precedente dato sulla affluenza, raccolto alle 14, era del 40,48 per cento.

 

La Spagna oggi al voto. Nei sondaggi la svolta a destra, ma il premier socialista Sanchez, che ha anticipato le elezioni, non molla. Favoriti sono i Popolari, ma per governare avranno bisogno di Vox spostando a destra l'asse della maggioranza. Proporzionale senza preferenze e soglia di sbarramento al 3% il sistema di voto. Il risultato sarà decisivo anche in chiave delle alleanze europee.

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