Stroncata baby gang: il capo si nascondeva dalla nonna

Stroncata baby gang: il capo si nascondeva dalla nonna
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 05:00
LA STORIA
Quando gli investigatori della squadra mobile hanno bussato alla porta di casa della nonna sembrava ciò che in effetti è: un ragazzino di 15 anni. Magari fisicamente imponente, ma comunque un ragazzino. Quella struttura fisica, però, pare la usasse per estorcere soldi ai suoi coetanei o per picchiare clochard incontrati per strada. Non da solo, per giunta, ma in combutta con altri coetanei. Queste, le caratteristiche della baby gang stroncata dalla polizia a Siena. Che c'entra Perugia? C'entra che il ragazzino bloccato a casa della nonna si trovava proprio a Perugia dalla fine di settembre, venuto via da Siena evidentemente per cambiare aria dopo mesi di terrore e violenza.
Raccontano a Siena che proprio dalla fine di settembre siano cessate le violenze della baby gang. Così come, in ambiti investigativi, si definiscono «impressionanti» alcune delle violenze di cui il ragazzo e i suoi amici si sarebbero resi protagonisti riprese dalle telecamere. Come nel caso dei pugni e spintoni a un clochard la cui unica colpa era stata quella di rivolgersi a loro.
L'INDAGINE
Cinque misure cautelari sono state eseguite nei confronti della bab gang accusata di aver imperversato, dalla fine di maggio alla fine di settembre scorsi, nel centro storico della città del Palio, «spaventando a morte i giovani coetanei - si spiega dalla questura senese -, spesso vittime di indebite elargizioni di denaro dietro minaccia». In particolare per quattro presunti componenti del gruppo, composto da nove giovani tra i 14 e i 16 anni, la magistratura minorile ha disposto la misura del «collocamento in comunità» per un quinto la «permanenza domiciliare». Secondo quanto spiega sempre la questura di Siena, le misure riguardano i «minori più pericolosi»: gli indagati, «collocati presso diverse comunità con sedi in varie parti d'Italia, dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati, fra cui due rapine ed un furto, nonché del delitto di lesioni personali aggravate, in occasione del pestaggio di un giovane senza tetto».
Le misure sono state emesse dal gip del tribunale per i minorenni di Firenze a seguito dell'inchiesta condotta dalla squadra mobile di Siena coordinata dal procuratore capo presso il tribunale minorile fiorentino Antonio Sangermano. A novembre scorso risalgono invece perquisizioni effettuate nei confronti di nove minori indagati: in quell'occasione furono sequestrati tablet e telefoni cellulari.
Michele Milletti
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