Pugni ai ragazzini per rapinarli

Pugni ai ragazzini per rapinarli
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Domenica 5 Settembre 2021, 05:01
IL CASO
CITTÀ DI CASTELLO Era diventato l'incubo del centro storico, messo sottosopra da una serie di reati, tutti riconducibili ad un uomo che spostava in bicicletta da un punto all'altro. Comunque, sempre all'interno delle mura urbiche. Comprensibilmente, ad ogni colpo montavano preoccupazione e rabbia. L'altra notte, però, i carabinieri della Stazione e del Norm della Compagnia hanno messo fine alle sue scorribande. Il giovane, un 25 enne di origini tunisine, pregiudicato, clandestino in Italia, sarebbe l'autore delle tre rapine consumate ai danni di altrettanti ragazzi, dai 16 ai 19 anni, con lo stesso modus operandi. Una scusa per avvicinare le vittime, un violento pugno allo sterno per distrarle, via di corsa dopo aver strappato la collana che portavano al collo. Le indagini, immediatamente avviate dai militari dell'Arma al comando del neo promosso maggiore Giovanni Palermo, hanno ricostruito con estrema precisione tutti i movimenti del rapinatore in bici. Acquisite numerose testimonianze, esaminate le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona, eseguiti riconoscimenti fotografici. Un impegno certosino, cercando di trovare il bandolo della matassa il più alla svelta possibile. In effetti, in poco tempo gli inquirenti hanno stretto il cerchio intorno al nord africano che è stato intercettato in via Gramsci da una pattuglia in abiti civili. Inutile il suo tentativo di fuga. E' stato rincorso, bloccato e portato in caserma. Qui gli è stato contestato anche il furto con destrezza messo a segno domenica sera, davanti alle Poste centrali di Città di Castello, quando aveva scippato una donna che aveva appena prelevato dall'Atm 300 euro. Al momento sono in corso ulteriori accertamenti in quanto gli investigatori non escludono che i reati addebitabili al 25enne siano più numerosi. Completate le formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto al carcere di Perugia Capanne. Bisogna tornare al luglio di un anno fa per trovare un precedente in qualche modo simile. Un 26enne e una giovane di 28 anni, entrambi stranieri, avevano avvicinato un'anziana mentre stava passeggiando in via Sempione. Le avevano chiesto un'informazione, quindi l'avevano aggredita per derubarla dell'orologio e del bracciale in metallo prezioso. Anche in quella occasione indagine portata a termine dai carabinieri che individuarono i responsabili.
Walter Rondoni
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