Buche e dissesto: Ponte Felcino l'odissea di decine di famiglie

Buche e dissesto: Ponte Felcino l'odissea di decine di famiglie
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Domenica 11 Aprile 2021, 05:03
IL CASO
È una strada chiusa, d'accordo, ma non per questo merita meno attenzione visto che sono 38 le famiglie che la percorrono ogni giorno, a Ponte Felcino. Si tratta di via Ada Negri che oggi sembra è una strada double-face, dopo una ripavimentazione a metà, con una parte diventata quasi impercorribile e pericolosa specie per gli anziani che nella parte finale la percorrono a piedi.
La segnalazione arriva dai residenti che hanno documentato il dissesto con tanto di fotografie che testimoniano della situazione. «È una strada chiusa, poco distante dal centro commerciale del paese e finisce sotto la superstrada dove attualmente risiedono 38 famiglie», spiega uno dei residenti. Solo la parte iniziale della strada appare ben percorribile, visto che lo scorso anno è stata risistemata e il manto stradale rimesso a nuovo. «Un intervento a metà, visto che il resto della strada presenta poi una corsia messa a posto e l'altra no, mentre la parte finale è totalmente dissestata». Un'arteria divista in tre parti, quindi: la prima risistemata, la parte centrale ripavimentata a metà e quella finale in stato di abbandono. «La parte finale di via Ada Negri raccontano ancora alcuni residenti comprende una piazzetta dove automobili e pedoni sono costretti a fare lo slalom per quanto il manto è disconnesso e pieno di buche, anche profonde». Dislivelli che con la pioggia diventano larghe pozzanghere. «Come appurato più volte nelle ultime settimane, quando piove le buche si riempiono di acqua e la piazzetta rimane a lungo allagata».
Per i residenti, una situazione degna di Striscia la notizia. «Dal Comune non ci hanno mai spiegato perché una volta iniziati i lavori di risistemazione (a seguito di scavi effettuati per alcuni lavori) questi non siano mai stati portati a termine. Una situazione assurda che riguarda tutti noi residenti della via e che tutti vorrebbero vedere sistemata una volta per tutte». Obiettivo per raggiungere il quale tali famiglie sarebbero disposte anche ad accollarsi alcune spese. «Se il Comune ci fornisse i mezzi, saremmo anche disposti a contribuire sostenendo le spese per il materiale di consumo necessario».
Fabio Nucci
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