Assisi, raptus: calci e pugni alla moglie

Assisi, raptus: calci e pugni alla moglie
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Giovedì 22 Luglio 2021, 05:01
LA VICENDA
ASSISI Prende a calci e pugni la moglie in un parcheggio e poi scappa lasciandola riversa a terra. Autore dell'aggressione un quarantacinquenne in seguito rintracciato dagli agenti del commissariato di Assisi guidato dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca. I due si sono dati appuntamento in un parcheggio per parlare. L'obiettivo del marito in realtà era uno soltanto: ottenere dalla moglie per l'ennesima volta del denaro. Difronte al rifiuto opposto dalla donna, è esplosa l'ira incontrollata dell'uomo che l'ha colpita con inaudita violenza lasciandola a terra senza fiato. Il personale sanitario del 118 l'ha soccorsa trasportandola al pronto soccorso dove, dopo tutti gli accertamenti del caso, è stata dimessa con una prognosi di quindici giorni.
Ai poliziotti intervenuti nell'area di sosta dopo la richiesta di aiuto la donna di origine tunisina ha raccontato di un rapporto coniugale da tempo in crisi, di continue richieste di denaro, di ripetute vessazioni psicologiche e aggressioni fisiche e verbali che fino a quel momento non aveva mai denunciato alle autorità illudendosi che il marito, di nazionalità egiziana, sarebbe prima o poi cambiato come ogni tanto le assicurava. Invece difronte al rifiuto di dargli i soldi è esplosa la violenza, cieca. La donna è stata ripetutamente colpita alla testa e trattenuta per i capelli per evitare che fuggisse. Lui invece, dopo averla lasciata tramortita a terra, si è dato alla fuga con l'obiettivo di far perdere le tracce. Gli accertamenti effettuati hanno però consentito agli agenti di rintracciarlo. La procura di Perugia gli ha contestato il reato di maltrattamenti in famiglia e ha chiesto e ottenuto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, prescrivendogli anche il divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner. Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019.
Massimiliano Camilletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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