Tentano di rubare in un capannone industriale: sorpresi e denunciati a Latina

Tentano di rubare in un capannone industriale: sorpresi e denunciati a Latina
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Venerdì 18 Giugno 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 11:56

Hanno forzato il cancello e l'ingresso e sono riusciti ad entrare all'interno di un grande capannone industriale con il preciso intento di fare razzia di materiale ferroso utilizzato per le costruzioni. Hanno portato anche un'auto per caricare la voluminosa merce e contavano probabilmente di essere al riparo da occhi indiscreti tanto da decidere di entrare in azione in pieno giorno. Ma qualcuno ha evidentemente notato i loro movimenti sospetti e ha immediatamente allertato il 112 immaginando che la banda stesse per mettere a segno un furto.
Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì in un deposito situato nella zona di Latina Scalo e il colpo sarebbe riuscito in pieno se non fosse stato per il tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri della stazione locale inviata dalla sala operativa.
Quando i carabinieri hanno raggiunto il luogo indicato nella segnalazione hanno fatto irruzione all'interno del capannone. I tre uomini che erano intenti a caricare sull'auto tutto il materiale ferroso che era stato appena trafugato alla ditta si sono quindi trovati di fronte gli uomini in divisa.
Il materiale rubato era costituito per la gran parte da impalcature e ponteggi in ferro utilizzati comunemente per ristrutturazioni e lavori edili.
BLOCCATI
L'attività della banda è stata dunque interrotta dall'arrivo improvviso dei militari, che hanno immediatamente fermato e identificato i responsabili, un uomo di 51 anni e due 33enni, tutti di origini tunisine ma residenti nel capoluogo pontino.
I tre sono stati denunciati in stato di libertà all'autorità giudiziaria per il reato furto aggravato in concorso mentre la vettura utilizzata caricare la refurtiva è finita sotto sequestro. Da un successivo accertamento l'auto è risultata infatti già sottoposta a fermo amministrativo. Tutto il materiale rinvenuto è stato infine rimesso al suo posto e dunque restituito ai legittimi proprietari.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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