Scoppia un incendio in casa: lui muore, il badante si salva

Morte tragica per Giuseppe Annunziata a Formia, come quella di sua moglie che nel 2012 annegò travolta dalla piena del torrente Pontone

Scoppia un incendio in casa: lui muore, il badante si salva
di Sandro Gionti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Agosto 2023, 10:00

Muore nell'incendio della propria abitazione un pensionato novantenne a Formia, in via Canzatora. Giuseppe detto Geppino Annunziata questo il nome della vittima è il marito di Concetta Cigliano, la donna che morì tragicamente la notte del primo novembre 2012 nella devastante esondazione del torrente Pontone a Vindicio, travolta a pochi metri dalla sua abitazione dalle acque melmose del torrente in piena.

Una doppia tragedia ha dunque colpito, a distanza di circa undici anni, la famiglia Annunziata, originaria di Napoli ma da decenni residente a Formia. Il tragico episodio si è verificato la scorsa notte, alle 3,40, nella piccola abitazione in aperta campagna a due passi dal mare, una casetta di circa 60 metri quadri disposta su un livello, dove Geppino Annunziata viveva assistito da un giovane badante campano che, al momento dell'incendio pare stesse dormendo nello stesso appartamento.


Per cause sulle quali stanno indagando la polizia e i vigili del fuoco, l'incendio è scoppiato improvvisamente, non si sa se determinato da una sigaretta accesa o da un corto circuito o qualche altra causa: le fiamme hanno rapidamente avvolto l'appartamento, sorprendendo nel sonno l'anziano proprietario. Quando i vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta - allertati da una telefonata pervenuta al numero di emergenza 112 che segnalava un incendio di abitazione - sono arrivati al numero 25 di via Canzatora, ai confini tra Formia e Gaeta, hanno constatato che le fiamme stavano continuando ad interessare la camera da letto, all'interno della quale c'era il corpo senza vita del 90enne Geppino Annunziata. Reso irriconoscibile dalle fiamme che lo hanno avvolto.
Inutili i tentativi di soccorso effettuati dagli operatori sanitari del 118, sopraggiunti su un'autoambulanza nella zona dell'incendio. In breve la strada che collega con l'Appia da una parte e con il litorale di Vindicio dall'altra, si è riempita di auto della polizia e automezzi dei vigili del fuoco e del 118. C'erano il badante, sconvolto, e numerosi vicini di casa che, risvegliati di soprassalto nel cuore della notte dal suono delle sirene e dalle voci degli operatori, si sono radunati nelle adiacenze dell'abitazione dello sfortunato pensionato.
«Era una brava persona - ha commentato una signora che abita poco distante Era triste per la perdita della moglie in circostanze altrettanto tragiche».
«Prima l'acqua, ora il fuoco. Una famiglia devastata dalla malasorte», ha sottolineato un altro vicino. Per lui facevano a gara i tanti amici della zona della Canzatora, che ad ogni allerta meteo lo andavano a prendere a casa per ospitarlo in un appartamento più sicuro. Nel 2020 rischiò di morire travolto dalla furia delle acque del torrente Pontone, appena esondato, lo salvarono i vicini di casa insieme alla badante. Ieri notte sono durate a lungo le operazioni di spegnimento, mentre gli agenti del commissariato di polizia di Formia e i vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta cercavano di risalire alle cause che, al momento dell'evento, non si sono potute accertare. La salma dell'uomo di 90 anni è stata trasferita alla camera mortuaria dell'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino, dove la magistratura ha disposto l'autopsia per cercare di risalire alle cause che hanno provocato il rogo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA