Latina, riscaldamenti spenti e non solo: la protesta continua in due licei

Latina, riscaldamenti spenti e non solo: la protesta continua in due licei
di Francesca Balestrieri
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 11:00

Continuano le proteste degli studenti di Latina, ma per motivi differenti. Mentre il Majorana continua a protestate per i termosifoni spenti ormai da 15 giorni, il Classico Alighieri, dopo il primo sciopero bianco di mercoledì, portato avanti anche in questo caso per i riscaldamenti che non sono partiti, ora stanno reagendo all'atteggiamento che la dirigente scolastica, Eleonora Lofrese ha adottato nei loro confronti quel giorno. Ieri hanno protestato pacificamente davanti alla scuola, dalle 8,30 alle 11, con gli striscioni Menti aperte, messe a tacere e Te c'hanno mai mandato a quel paese? A noi sì. Il riferimento sarebbe a quello che è accaduto il giorno prima quando i ragazzi hanno chiesto un incontro con la dirigente per spiegare i motivi dello sciopero bianco. Per tutta risposta, davanti a molti testimoni, la professoressa avrebbe insultato uno dei ragazzi, chiamando subito dopo la Digos. «Purtroppo questo atteggiamento dura da tempo, noi vorremmo un dialogo costruttivo». Il problema dunque non è più di tipo strutturale, dove pure la protesta è lecita perché non si possono seguire lezioni in aule con finestre aperte e temperature che non arrivano ai 12 gradi, ma si è trasformato in una presa di posizione verso un atteggiamento che gli studenti non ritengono adeguato: «I problemi di dialogo ci sono sempre stati, ora però si è passato il limite - spiegano i rappresentanti - Abbiamo anche parlato con il sindaco Damiano Coletta e parleremo con la nuova assessora Laura Pazienti, sappiamo che non è di loro competenza, ma cerchiamo aiuto». Una lettera è stata anche inviata all'ufficio scolastico provinciale. «Continueremo fino a quando non si deciderà a darci delle risposte e ad accettare un confronto».
L'idea comunque, dopo l'incontro che si è svolto mercoledì tra i rappresentanti di tutte le scuole superiori di Latina, è quella di portare avanti un'azione comune, considerati i diversi problemi che affliggono i vari plessi. Gli studenti del Majorana sono esasperati. Ieri mattina, dopo la promessa da parte della Provincia di far partire almeno una parte dei riscaldamenti nella vecchia ala, sono tornati a scuola, spinti anche dalla mail inviata dall'istituto in cui si assicurava l'accensione dell'impianto. In realtà niente di tutto questo è accaduto: «Lo sapevamo già - spiega Luca Valenzano, uno dei rappresentanti di istituto - ed eravamo sfiduciati. Infatti abbiamo trovato ancora una volta le aule ghiacciate. Ecco perchè abbiamo optato per lo sciopero di massa». Ieri gli studenti del Majorana hanno incontrato anche il dirigente della Provincia il quale ha assicurato che da questa mattina quasi tutte le classi avranno i riscaldamenti accesi. «Stanno lavorando anche ora - dice il dirigente Domenico Aversano - affinché domani (oggi, ndr), sia tutto ripristinato. Purtroppo ci sono 5 o 6 aule che non saranno servite dai riscaldamenti perché il rifacimento dell'impianto termico da parte della ditta che sta eseguendo i lavori non è ancora terminato a causa del maltempo. Gli studenti interessati verranno spostati nei laboratori in cui ci sono i condizionatori». I ragazzi però non ci stanno e per questa mattina hanno organizzato una manifestazione davanti al cancello del plesso.

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