Rigenerazione urbana, a rischio 12 milioni di finanziamenti L'opposizione fa mancare il numero legale: scoppia la polemica

Rigenerazione urbana, a rischio 12 milioni di finanziamenti L'opposizione fa mancare il numero legale: scoppia la polemica
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 10:17

L'opposizione fa cadere il numero legale in commissione Lavori pubblici e salta l'approvazione, tra l'altro, dell'aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche, che include le progettazioni per ottenere i 12 milioni di euro di finanziamento del ministero dell'Interno per il bando della rigenerazione urbana.
DELIBERE RINVIATE
Ieri all'ordine del giorno c'erano due aggiornamenti del piano triennale delle opere pubbliche (il secondo include lo skate park e i parchi Upper); la realizzazione di un edificio artigianale in via Piccarello in zona F2; la toponomastica, con le nuove intitolazioni a Pierino Leonardoni, Padre Osvaldo da Boville, Alfredo Scuderi, Luigi Perrelli.
L'OPPOSIZIONE
In apertura di seduta, tutti i membri dell'opposizione hanno lamentato un'inopportunità di portare queste delibere sotto campagna elettorale, chiedendo la verifica del numero legale e uscendo poi dall'aula, per farlo cadere. L'opposizione è in grado di farlo perché in due commissioni, appunto Governo del territorio, Lavori pubblici e toponomastica (la prima) e Attività produttive (la seconda), ha ormai un consigliere in più, dopo le ultime uscite da Lbc verso il Misto. Eppure, allegate agli atti, c'erano anche le motivazioni d'urgenza. In particolare, per il piano triennale delle opere pubbliche, l'assessore Emilio Ranieri (nella foto) spiega che «se uscirà la graduatoria del bando della rigenerazione urbana e noi non avremo questo atto, saremo in difficoltà, dovendo poi giustificarci con il ministero». Con il rischio che saltino 12 milioni di euro di fondi, tra cui i 5,5 milioni di euro per la riqualificazione del Parco Falcone e Borsellino.
«L'opposizione se ne assumerà la responsabilità, se il Comune perderà 12 milioni di euro di finanziamenti», ha tuonato la presidente, Celina Mattei. «C'era tutto il tempo di portare le delibere prima della campagna elettorale: la norma stabilisce che, tra la convocazione dei comizi elettorali e l'entrata in carica dei nuovi organi eletti, possono essere vagliati solo atti che se omessi provocherebbero un danno grave all'ente o atti la cui mancanza si configurerebbe come un inadempimento di fronte a obblighi derivanti da leggi o vincoli contrattuali», ha affermato Nicoletta Zuliani (Misto).
MOL, LA VARIANTE
Intanto, per stamattina è stata riconvocata la commissione Attività produttive, saltata per mancanza di numero legale la settimana scorsa nelle stesse circostanze, quando si analizzavano due varianti, tra cui quella del Mol; il rischio, oggi, è di ritrovarsi ancora una volta senza numero legale.
PROCEDURA D'URGENZA
Il regolamento delle commissioni prevede però una clausola di salvaguardia, affinché il Consiglio, che è sovrano, non sia ostaggio delle commissioni: «Le delibere - spiega il presidente del Consiglio, Massimiliano Colazingari - sono sottoposte alla commissione per un parere, che non è comunque vincolante. La commissione ha un termine di 15 giorni per rilasciare il parere, dal momento in cui è sottoposta la delibera. La clausola di salvaguardia consente di dichiarare conclusa l'istruttoria per decorso dei termini. E questo termine, di 15 giorni, può essere, in casi in cui sia ravvisata l'urgenza motivata, ridotto a due giorni, con azione congiunta del sindaco e del presidente del Consiglio». Procedura che potrebbe essere attivata ora.
CITTADELLA GIUDIZIARIA
Ranieri ieri è poi tornato sul tema della Cittadella giudiziaria, opera rimasta incompiuta, con un post su Fb in cui ha annunciato come «il sindaco ha ottenuto che l'opera sia inserita nel Pnrr. La stazione appaltante resterà il ministero delle Infrastrutture: 6 milioni di euro saranno finanziati dal ministero della Giustizia e i fondi restanti arriveranno dal Pnrr».

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