Porta a porta a Latina, arrivati i bidoncini: ecco come andranno utilizzati

Porta a porta a Latina, arrivati i bidoncini: ecco come andranno utilizzati
di Andrea Apruzzese
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Sabato 30 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:29

Cinque contenitori, detti mastelli, in ogni casa di Latina, e un ritiro di ciascuna frazione ogni giorno o quasi, con tariffe che saranno calcolate su quante volte il contenitore viene esposto e svuotato. Ecco, in sintesi, il porta a porta nel capoluogo pontino, che partirà il 15 marzo a Latina Scalo e nei borghi San Michele, Piave e Faiti, dopo la distribuzione dei mastelli dall'8 febbraio. Si copriranno i primi 20mila abitanti. Abc è pronta, e il 5 febbraio illustrerà in dettaglio l'operazione, ma già dopo la prima presentazione in Comune di due giorni fa si possono stilare le prime caratteristiche.


Cosa avranno in casa i cittadini? Si tratta di cinque contenitori, uno per ogni frazione: secco non riciclabile, di colore grigio; carta, di colore celeste; plastica e metalli, di colore giallo; vetro monomateriale, di colore verde; frazione organica, di colore marrone. Quanto saranno grandi? I primi quattro saranno da 35 litri e quello per l'organico da 25 litri. Grosso modo, quanto una busta della spesa al supermercato.
Ogni quanto saranno ritirati? Il passaggio è previsto ogni giorno, per frazioni diverse (tanto per fare un esempio, il lunedì per il vetro o il martedì per la carta) e 2-3 volte per l'umido. Questo per le aree densamente popolate, ovvero per abitazioni in condominio, dove i contenitori dovranno essere esposti fuori dal portone o dal cancello o comunque su suolo pubblico, dove gli operatori lo svuoteranno. Per le zone meno densamente popolate, dove ci siano ville o villette, non ci saranno invece i mastelli ma contenitori più grandi, carrellati, da 125 litri, per i materiali differenziati, e il passaggio sarà più raro, una volta la settimana.


Identico invece il discorso per l'organico. Come si pagherà? Nell'avvio del porta a porta è previsto anche quello della Taric (tariffa a corrispettivo), altrimenti detta Tarip (Tariffa puntuale): più si produce, più si paga. Attenzione, perché non si va a peso, ma a esposizione del contenitore: più volte si espone e viene svuotato dagli operatori, più si pagherà, e questo fa pensare che gli utenti saranno portati a compattare bene il materiale all'interno, e a esporlo solo quando sarà completamente pieno.

Conoscendo il volume di ogni contenitore, Abc stimerà poi il volume conferito.


Come sarà identificato l'utente? Ogni contenitore ha due modalità di riconoscimento, abbinate all'utente: la prima è una piastra dormiente, che si attiva ogni volta che un operatore le si avvicina; l'altro è un più classico codice a barre. Gli utenti avranno anche a disposizione un front office alla sede di Abc e ecosportelli sui territori.


Quanto costerà? La giunta ha approvato la delibera di indirizzo, con allegato il costo dell'avvio del porta a porta: 847.601 euro. La cifra iniziale era circa il doppio, 1.715.550 euro, di cui 60.724 euro per aggiornamento data base utenze Tari; 299.800 euro per gestione magazzino; 673.640 euro per fornitura sacchi; 348.661 euro per distribuzione attrezzature; 332.727 per il front office e l'ecosportello. La fornitura dei sacchi è stata poi stornata, mentre sono stati aggiunti 160mila euro per la campagna di comunicazione, per un totale di 1.201.913 euro, da cui detrarre i 354.312 euro del contributo della Provincia.
Il Piano economico e finanziario però non aumenterà, ha garantito l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini, e il direttore generale di Abc Silvio Ascoli, spiega che «con l'aggiornamento del data base, aumenta sempre di un 10% la base imponibile delle utenze domestiche, ma quest'anno a causa del Covid, potrebbe diminuire quella delle non domestiche. Ci sarà però molto meno indifferenziato da conferire, così come ci sarà più differenziato da poter vendere ai consorzi. I costi si compenseranno».

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