Cinque contenitori, detti mastelli, in ogni casa di Latina, e un ritiro di ciascuna frazione ogni giorno o quasi, con tariffe che saranno calcolate su quante volte il contenitore viene esposto e svuotato. Ecco, in sintesi, il porta a porta nel capoluogo pontino, che partirà il 15 marzo a Latina Scalo e nei borghi San Michele, Piave e Faiti, dopo la distribuzione dei mastelli dall'8 febbraio. Si copriranno i primi 20mila abitanti. Abc è pronta, e il 5 febbraio illustrerà in dettaglio l'operazione, ma già dopo la prima presentazione in Comune di due giorni fa si possono stilare le prime caratteristiche.
Cosa avranno in casa i cittadini? Si tratta di cinque contenitori, uno per ogni frazione: secco non riciclabile, di colore grigio; carta, di colore celeste; plastica e metalli, di colore giallo; vetro monomateriale, di colore verde; frazione organica, di colore marrone. Quanto saranno grandi? I primi quattro saranno da 35 litri e quello per l'organico da 25 litri. Grosso modo, quanto una busta della spesa al supermercato.
Ogni quanto saranno ritirati? Il passaggio è previsto ogni giorno, per frazioni diverse (tanto per fare un esempio, il lunedì per il vetro o il martedì per la carta) e 2-3 volte per l'umido. Questo per le aree densamente popolate, ovvero per abitazioni in condominio, dove i contenitori dovranno essere esposti fuori dal portone o dal cancello o comunque su suolo pubblico, dove gli operatori lo svuoteranno. Per le zone meno densamente popolate, dove ci siano ville o villette, non ci saranno invece i mastelli ma contenitori più grandi, carrellati, da 125 litri, per i materiali differenziati, e il passaggio sarà più raro, una volta la settimana.
Identico invece il discorso per l'organico. Come si pagherà? Nell'avvio del porta a porta è previsto anche quello della Taric (tariffa a corrispettivo), altrimenti detta Tarip (Tariffa puntuale): più si produce, più si paga. Attenzione, perché non si va a peso, ma a esposizione del contenitore: più volte si espone e viene svuotato dagli operatori, più si pagherà, e questo fa pensare che gli utenti saranno portati a compattare bene il materiale all'interno, e a esporlo solo quando sarà completamente pieno.
Come sarà identificato l'utente? Ogni contenitore ha due modalità di riconoscimento, abbinate all'utente: la prima è una piastra dormiente, che si attiva ogni volta che un operatore le si avvicina; l'altro è un più classico codice a barre. Gli utenti avranno anche a disposizione un front office alla sede di Abc e ecosportelli sui territori.
Quanto costerà? La giunta ha approvato la delibera di indirizzo, con allegato il costo dell'avvio del porta a porta: 847.601 euro. La cifra iniziale era circa il doppio, 1.715.550 euro, di cui 60.724 euro per aggiornamento data base utenze Tari; 299.800 euro per gestione magazzino; 673.640 euro per fornitura sacchi; 348.661 euro per distribuzione attrezzature; 332.727 per il front office e l'ecosportello. La fornitura dei sacchi è stata poi stornata, mentre sono stati aggiunti 160mila euro per la campagna di comunicazione, per un totale di 1.201.913 euro, da cui detrarre i 354.312 euro del contributo della Provincia.
Il Piano economico e finanziario però non aumenterà, ha garantito l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini, e il direttore generale di Abc Silvio Ascoli, spiega che «con l'aggiornamento del data base, aumenta sempre di un 10% la base imponibile delle utenze domestiche, ma quest'anno a causa del Covid, potrebbe diminuire quella delle non domestiche. Ci sarà però molto meno indifferenziato da conferire, così come ci sarà più differenziato da poter vendere ai consorzi. I costi si compenseranno».
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