Latina, odori dal pollificio di Borgo Bainsizza, tutto nella norma Chiesta la rimozione dell'amianto

Latina, odori dal pollificio di Borgo Bainsizza, tutto nella norma Chiesta la rimozione dell'amianto
di Andrea Apruzzese
2 Minuti di Lettura
Martedì 30 Marzo 2021, 05:06 - Ultimo aggiornamento: 14:32

La Asl farà pressioni sulla Tre Emme affinché le coperture di amianto siano rimosse e non semplicemente incapsulate ma, per quanto concerne odori e insetti, risulta tutto nella norma. È l'esito degli ultimi sopralluoghi svolti presso il pollificio di Borgo Bainsizza a Latina (del quale i residenti da molti anni riportano disagi vari e la cui attività ha subito diversi stop da parte degli enti competenti nel corso degli anni, l'ultimo nel dicembre scorso, ponendo però il problema del ricollocamento di 39.900 galline), riportati ieri nella seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Attività produttive. La ditta dovrà presentare gli aggiornamenti e le documentazioni di valutazione sull'amianto: «Intendono procedere all'incapsulamento, investendo anche cifre importanti, ma noi li spingeremo a una rimozione», ha spiegato Paolo Palombo, del settore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro della Asl di Latina. Palombo ha precisato che, nei sopralluoghi effettuati nel pollificio, «non abbiamo percepito un grande impatto ambientale, comunque sulla presenza della pollina (gli escrementi delle galline) chiederemo l'intervento anche dei ricercatori dell'Inail». Come era emerso in una precedente seduta, per le modalità di lavorazione, per le conformazioni delle strutture, e anche per le caratteristiche stesse della pollina, questa è normalmente destinata a restare fino a fine ciclo produttivo dei polli presenti.


«Per le componenti odorigene - ha osservato l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini - il problema è di complessa definizione: esistono parametri per quelle chimiche, ma non per quelle di origine naturale». Se il comandante della Polizia locale, Francesco Passaretti, ha ricordato che «sono anni che l'azienda è chiusa (ha ripreso le attività nell'ottobre scorso, per avere poi un nuova ordinanza di sospensione nel dicembre, ndr), è stata sottoposta a sequestro per abusi edilizi, e poi, con il dissequestro prima e l'autorizzazione unica ambientale, ha ripreso e questo è il primo ciclo, ma il problema è che, anche se rispetta tutti i parametri, è comunque alta la vicinanza con le case». Per questo, i consiglieri hanno proposto la redazione di un nuovo regolamento che stabilisca nuove distanze dalle case per questi insediamenti produttivi: «Arpa ha chiesto una perizia tecnica giurata, sul sistema di aerazione e per gli scarichi delle acque, entro il 19 aprile e il Comune riunirà il tavolo subito dopo quella data».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA