Lo strazio del padre di Veronica: «Senza visto non ho potuto neanche salutare mia figlia»

Lo strazio del padre di Veronica: «Senza visto non ho potuto neanche salutare mia figlia»
di Monica Forlivesi
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 20:08

La voce di Luigi De Nitto è affaticata, sua figlia Veronica è stata assassinata a San Francisco il 15 gennaio scorso, mercoledì sono stati celebrati i funerali e lui non c'era. «Non le ho potuto dare neppure un ultimo saluto - dice - Oggi almeno (ieri, ndr) è riuscito a partire mio figlio Dante per raggiungere la sorella, lui aveva il visto, io purtroppo no e sto aspettando una risposta dall'Ambasciata americana». Quando rientrerà la salma di sua figlia? «Resterà negli Stati Uniti, per volontà dei miei figli, io spero di poterli raggiungere al più presto». Veronica De Nitto era andata negli States dove si era già trasferita sua sorella Hillary con il marito, a San Francisco è nato il loro primogenito, amatissimo da Veronica che non ha potuto conoscere la seconda nipote, nata proprio mentre le veniva strappata la vita.
Il 15 gennaio non si sa ancora di preciso cosa sia successo, di certo la giovane donna - conosciutissima perché aveva aiutato nella pizzeria Bari e dispari di corso Matteotti il papà - è stata uccisa, e poi l'appartamento in cui viveva a Daly City dato alle fiamme. Sono stati i vigili del fuoco a trovarla nella sua abitazione senza vita, ma non è stato difficile per la polizia capire che Veronica era morta prima dell'incendio. Sono scattate le indagini e immediatamente gli investigatori hanno sospettato un uomo, una persona con la quale Veronica è stata fidanzata, Renato Yedra-Briseno, 36enne di origini messicane ma da anni in California. Sospetti che con il passare delle ore per il dipartimento di polizia americano sono diventati sempre più consistenti, tanto che hanno messo una taglia da 10 milioni di dollari su di lui.

Il timore è che avendo paranti e amici a Città del Messico l'uomo possa aver superato nelle ore immediatamente dopo l'omicidio il confine, in questo caso è evidente che le ricerche si complicherebbero.
Conosceva l'uomo ricercato? «No - risponde Luigi De Nitto - assolutamente, ma chi lo ha conosciuto dice che sembrava una persona a posto, mai potevamo immaginare una cosa del genere. Ora voglio solo ricordare mia figlia, a febbraio ci sarà un'iniziativa intitolata Veronica nel cuore, spero parteciperanno in tanti».
Monica Forlivesi
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