Revisori del Comune, la Sarubbo nuova presidente: a Latina è polemica

Revisori del Comune, la Sarubbo nuova presidente: a Latina è polemica
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:43

Lo scontro, stavolta, è sul nome, oltre che sul metodo. Lbc sceglie direttamente il presidente del collegio del revisori dei conti del Comune di Latina, indicandolo in Barbara Sarubbo, stimata professionista, già membro del collegio una decina di anni fa sotto un'amministrazione di centrodestra, e in Consiglio comunale scoppia una polemica violenta. Perché la Sarubbo è sorella di Omar, ex consigliere comunale e uno dei massimi esponenti del Pd, con cui Lbc ha siglato l'accordo elettorale per la ricandidatura di Damiano Coletta.
LA NORMA
Ieri il Consiglio era chiamato a integrare il collegio dei revisori dei conti, dopo la scomparsa per Covid del presidente, Franco Cappelli. Da un lato la maggioranza di Lbc, favorevole a scegliere direttamente un nome dall'elenco dei revisori abilitati; dall'altra l'opposizione di centrodestra e del Misto che chiedeva di reintegrare prima il collegio, con un professionista scelto tra i supplenti. In silenzio il Pd. Lbc ha scelto di aderire alla modifica della normativa che oggi consente ai Consigli comunali di scegliere direttamente il presidente, mentre, fino al 31 dicembre 2019, il collegio, estratto a sorte dalle Prefetture, lo eleggeva al suo interno. «Oggi il Consiglio può scegliere chi lavora a Latina e già conosce la complessità di questo lavoro», ha spiegato l'assessore al Bilancio, Gianmarco Proietti, che ha dato anche i numeri del 2020: «Il settore Bilancio e la Ragioneria hanno prodotto 6.990 accertamenti, 17mila reversali, 6.500 impegni, 11mila mandati di pagamento, 2.500 determine, 260 delibere di giunta, 198 di consiglio. E questo, nonostante le difficoltà dovute al Covid, alla perdita del dirigente Giuseppe Manzi e di Cappelli». Per Olivier Tassi (Misto), «la maggioranza ha voluto cogliere l'occasione per eleggere il presidente, cosa che va contro la filosofia di terzietà del collegio», mentre secondo Raimondo Tiero (FdI), «se vale il principio dell'estrazione per gli scrutatori di seggio elettorale, deve valere anche per altre situazioni», e per Massimo Di Trento (Misto) «il sorteggio dei nostri tre revisori fu effettuato dalla Prefettura prima del cambio della norma, si poteva scegliere tra i supplenti».
VOTO SEGRETO
Per la prima volta l'assise convocata online come da prassi, ha votato a scrutinio segreto su una nuova piattaforma, con non poche difficoltà. Alla fine, la Sarubbo ha ottenuto 20 voti, mentre per secondo, con 13 preferenze, si è classificato Giuseppe Vinciguerra, attuale membro di collegio. Il voto è segreto, e non si può escludere che qualcuno abbia votato in maniera trasversale, ma 13 è la somma dei consiglieri del misto e del centrodestra, mentre 20 è il totale di quelli di Lbc e del Pd. Durissma l'opposizione: «Con l'indicazione, per la presidenza, di Barbara Sarubbo, si è completato l'accordo Lbc-Pd, ora che il Pd ha un referente nel collegio dei revisori, considerato che è un familiare dell'ex consigliere comunale Omar Sarubbo: Lbc e Pd sono pronte a spartirsi poltrone». Nominati ieri anche i revisori dell'Azienda dei beni comuni: Nora Cacciotti, Arianna Perez e Federica D'Erme sono gli effettivi e Pasquale Virgilio e Monia Gennari i supplenti.
Andrea Apruzzese
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