Danni da maltempo: il pronto intervento sarà affidato ai privati. Come funzionerà

La gestione del servizio vale un milione di euro. Collabora la Protezione Civile. Affronteranno emergenze come voragini e allagamenti. Prevista anche la prevenzione.

Danni da maltempo: il pronto intervento sarà affidato ai privati. Come funzionerà
di Fabio Rossi
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Martedì 5 Marzo 2024, 07:28

Pronto intervento (entro 45 minuti dalla chiamata) per evitare (o comunque rendere meno probabili) danni e gravi rischi dovuti alle piene dei fiumi e agli altri problemi geologici del territorio cittadino - voragini, frane, allagamenti - che mettono in ginocchio la Capitale: soprattutto in occasione delle sempre più frequenti ondate di maltempo "eccezionali" (ma ormai abituali), che creano danni e mettono anche a rischio l'incolumità dei cittadini. A partire dalla rimozione dei rifiuti, che possono ostruire le vie di fuga dell'acqua, o dalla pulizia di fossi, dove possono crearsi allagamenti, e dalle altre azioni che devono essere messe in campo, in collaborazione con la protezione civile, per mettere in sicurezza il territorio romano. Con questi obiettivi il Campidoglio ha lanciato un bando, attualmente in fase di assegnazione, per affidare a un unico operatore privato il servizio di «pronto intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico connesso alle criticità idrauliche, geomorfologiche e di dissesto del territorio di Roma Capitale», per un importo di quasi un milione di euro. «Parliamo di gestione delle emergenze, questo significa che abbiamo un appalto dedicato per il pronto intervento e saremo in grado di lavorare ogni volta che se ne ravviserà l'esigenza - spiega Ornella Segnalini, assessore capitolino ai lavori pubblici - È un servizio continuativo che permetterà una migliore e maggiore sicurezza del territorio. A fianco al pronto intervento abbiamo avviato un programma di manutenzione del territorio a 360 gradi».

I PUNTI

L'accordo ha una durata di 24 mesi, a partire da quest'anno: l'impresa vincitrice sarà obbligata, in caso di necessità, «ad attivare immediatamente le attività di pronto intervento, entro 45 minuti dalla chiamata, nell'intero arco delle 24 ore giornaliere, al fine di eliminare immediatamente lo stato di pericolo/insidia con l'esecuzione di idonee lavorazioni».

Gli interventi da eseguire «ricadono nell'ambito del territorio di competenza di Roma Capitale - si legge nella relazione tecnica generale del bando - e interessano i corsi d'acqua (alveo e sponde) che formano il reticolo idrografico secondario, incluse le tratte intubate e quelle all'interno di tombini o ponticelli idraulici». Allo stesso tempo «i lavori che stiamo facendo sulle reti idriche e fognarie ci permettono di avere una migliore gestione del territorio», sottolinea Segnalini.

I CANALI

Tra i corsi d'acqua da tenere sotto controllo ci sono canale Bagnolo (X municipio), canale Palocco (X), fosso Acquasona (XIV), canale della Lingua (X), canale di Levante (X), fosso di Fontignano (XII), fosso di Santo Spirito o fosso della Palmarola (XIV), fosso di Campomorto o fosso Parcareccina (XIII), fosso del Fontanile (X), fosso di Pratolungo o fosso Marco Simone (IV), fiume Almone o fosso della Caffarella (VII), fosso di Prataporci (VI), fosso di Pietra Pertusamonte Oliviero (XV), fosso di Tor Tre Teste (V), fosso di Fioranello (IX), fosso di Ponte Ladrone (X), fosso Ospedaletto Marziale (XV), canale di Dragoncello (X), fosso della Botte di Sant'Andrea-Giardino dell'Incastro (VI), fosso di Tor Bella Monaca (VI), fosso di Bravetta (XII-XI), fosso di Malafede (IX-X), fosso di Casetta Mattei (XI), fosso delle Campanelle (XIV), fosso dell'Acqua Traversa (XV), fosso dell'Acqua Marciana (VII), canale Madonnetta (X), fosso della Maglianella (XII), fosso dei Mimmoli (XIV), rio Galeria (XI), fosso di San Vittorino o fosso Saviano (VI), fosso Pantanelle (XIII), fosso di Bufalotta o Settebagni (III), fosso del Campo o del Bamboccio (XIV), fosso di Torre Angela (VI), fosso di Tor Bella Monaca (V), fosso di Gregna (VII), via Fosso di Benzone (VI), fosso di Tor Sapienza (IV-V) e fosso delle Cornacchiole-Cecchignola-Fiorano (IX).
 
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