Coletta-centrodestra vertice senza esito: Fi neppure si presenta

Coletta-centrodestra vertice senza esito: Fi neppure si presenta
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 5 Novembre 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 10:39

Forza Italia si è sganciata dal resto del centrodestra e non ha partecipato ieri all'incontro con il sindaco di Latina, Damiano Coletta, mettendo quindi in atto la prima conseguenza diretta della dichiarata volontà di interloquire autonomamente. In Comune, poco dopo le 17, sono entrati il candidato sindaco di centrodestra, oggi consigliere comunale, Vincenzo Zaccheo, i rappresentanti della Lega (il commissario provinciale, Gianfranco Rufa e i consiglieri comunali Giovanna Miele e Vincenzo Valletta), e quelli di Fratelli d'Italia (il coordinatore provinciale, Nicola Calandrini e quello comunale, Gianluca Di Cocco). Prima conseguenza un siparietto: notando l'assenza di FI, Rufa ha detto al sindaco che, se vi erano in atto altre interlocuzioni, era il caso di dirlo subito, dato che il centrodestra è una coalizione. Il primo cittadino tra il perplesso e il divertito avrebbe risposto che non era un problema che riguardasse lui.


INTERLOCUTORIO
Vertice giocoforza interlocutorio. Pur se rimane la volontà di base di collaborare per giungere alla governabilità, in realtà non si è approdato a nulla. Forza Italia d'altra parte l'aveva lasciato intuire il giorno precedente, come abbiamo raccontato qui:

La delegazione di Fratelli d'Italia si è presentata con i propri punti programmatici noti, da realizzare immediatamente, come la proroga delle concessioni demaniali in scadenza al 31 dicembre; Zaccheo ha ribadito i propri temi, come il nucleo di fondazione da dedicare a cittadella universitaria, e poi l'attenzione per borghi e Marina. Il dibattito si è poi spostato su temi da risolvere come la Metro. Infine, il sindaco ha chiesto al centrodestra il nome del presidente del consiglio, che però ancora non c'è, e il centrodestra ha chiesto a Coletta se la giunta sarà tecnica, come richiesto, sentendosi rispondere che ci saranno almeno un paio di elementi politici, che hanno esperienza della precedente amministrazione, oltre a personalità di alto profilo, che sta valutando.


Oggi nuovo tentativo per un documento unitario
«Domattina (oggi, ndr) ci risentiremo con i colleghi delle altre forze politiche - spiega il commissario leghista, Rufa - dobbiamo assemblare gli intenti del centrodestra e consegneremo al sindaco il nostro documento completo». Un documento in cui il centrodestra deve mettere insieme, in maniera coordinata, le integrazioni al Patto per Latina proposto loro da Coletta. A questo punto il sindaco potrà trarre le sue conclusioni. Ma il tempo stringe, martedì c'è il Consiglio comunale, con l'inseidamento, il giuramento, l'esposizione delle linee programmatiche e le comunicazioni inerenti la giunta. Restano quindi appena 96 ore per dare un governo a Latina.

L'autonomia di Forza Italia
Coletta in queste ore dovrà anche incontrare - e questa è la novità - Forza Italia in maniera separata, come richiesto dal partito azzurro che vuole la propria autonomia. E FI tra le maggiori richieste a Coletta, ha quella di una giunta tecnica, fermo restando che la giunta è comunque per legge una prerogativa esclusiva del sindaco. Quello di ieri è dunque un vero e proprio strappo degli azzurri operato nei confronti del centrodestra. I rancori interni, in base ad azzurri ben informati, sarebbero ancora forti, ma non solo tra partito e partito, bensì anche all'interno dei partiti stessi, tra fazioni diverse. «Non c'era vera unità prima, figuriamoci ora che abbiamo perso, ed è stato anche un errore volersi presentare come coalizione ai colloqui con il sindaco, dato che ognuno ha le proprie prerogative», si osserva. Questo ha portato FI a scegliere un ruolo differente per avere da un lato maggiore visibilità, ma soprattutto per seguire, con ogni probabilità, una linea avviata cinque anni fa con la governance di Acqualatina, alla guida tripartita FI-Pd-civici; peraltro, FI è al sostegno del centrosinistra in Regione con il patto d'aula, così come al Governo con Pd e M5S. Inoltre, arrivare al governo del capoluogo significa anche un ruolo nelle conferenze dei sindaci su rifiuti, acqua, sanità. Ma c'è un tema in particolare: il rinnovo della presidenza della Provincia di Latina: Carlo Medici è decaduto e si deve eleggere il sostituto. E ad eleggerlo sono i consiglieri comunali e i sindaci. E FI in questo momento potrebbe voler cercare intese in tal senso.
Andrea Apruzzese
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