Acqua torbida dai rubinetti, il giudice di pace fa risarcire un'anziana di Gaeta: danno esistenziale

Acqua torbida dai rubinetti, il giudice di pace fa risarcire un'anziana di Gaeta: danno esistenziale
di Sandro Gionti
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Domenica 6 Giugno 2021, 05:03 - Ultimo aggiornamento: 15:57

Il giudice di pace di Gaeta Marianna Oliviero ha condannato Acqualatina a risarcire ad una ultranovantenne utente di Formia la somma di 500 euro a titolo di danno esistenziale, determinato dalla mancata erogazione continuativa di acqua potabile dall'ottobre 2018 al novembre 2019. Una sentenza storica legata ai frequenti fenomeni di torbidità dell'acqua che hanno creato disagi a numerose utenze non solo nel sud pontino ma anche in altre parti della provincia.

«A fronte del corrispettivo pagato dal cliente/consumatore - precisa il giudice - il gestore idrico deve somministrare acqua potabile, buona da utilizzare per le necessità dell'essere umano, e in modo continuativo eseguendo l'obbligo contrattuale con correttezza e buona fede, cosa che la società non ha assicurato. Ne deriva che la responsabilità per l'inadempimento contrattuale, ovvero per l'interruzione della somministrazione di acqua potabile per vari mesi, è da ritenersi a carico della società Acqualatina spa effettuante la prestazione continuativa dell'acqua, bene per antonomasia di prima necessità». E aggiunge che «la predetta società poteva e doveva prevedere gli ignoti problemi che hanno portato un utente a non fruire del servizio di fornitura e poteva come doveva limitare i danni e gli effetti del disservizio, ma nulla, invece, ha fatto, né ha dato prova di essersi comportata secondo buona fede e con diligenza nell'esecuzione del rapporto ed a fronte dell'omessa erogazione della prestazione contrattuale non ha fornito alcun onere probatorio che l'interruzione è dipesa da causa di forza maggiore e/o è stata incolpevole». Di qui il risarcimento all'anziana utente.

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