Authority dell’Energia, De Vincenti in pole. E per la Consob spunta il nome di Legnini

Authority dell’Energia, De Vincenti in pole. E per la Consob spunta il nome di Legnini
di Andrea Bassi e Umberto Mancini
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Sabato 7 Ottobre 2017, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 19:01
La ricerca di un profilo istituzionale per la successione a Guido Bortoni al vertice dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico sarebbe arrivata alle battute finali. La candidatura forte che starebbe emergendo in queste ore negli ambienti del governo è quella dell’attuale ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Un nome che, secondo i primi sondaggi, potrebbe convogliare su di se un’ampia maggioranza in Parlamento. La complicazione della nomina del nuovo presidente dell’Authority dell’energia sta tutta qui. La legge prevede che il candidato debba avere un voto vincolante a maggioranza qualificata dei due terzi delle commissioni Attività Produttive della Camera e Industria del Senato chiamate ad una votazione in seduta congiunta. Secondo i primi calcoli, per nominare il successore di Bortoni, potrebbero bastare i voti del Partito democratico e di Forza Italia.

Non è però escluso che sul nome di De Vincenti, se dovesse accettare la candidatura, possa convergere anche qualche voto grillino. De Vincenti, formazione da economista, ha una lunga esperienza nei settori dell’energia, avendo ricoperto anche il ruolo di sottosegretario allo Sviluppo economico nei governi Monti e Letta per poi essere promosso vice ministro nel governo Renzi.

Restano comunque in piedi, nel caso in cui la candidatura di De Vincenti non dovesse concretizzarsi, anche quelle dell’attuale numero uno del Gestore dei servizi energetici, Francesco Sperandini, quello del direttore del ministero dello Sviluppo, Sara Romano, quello dell’ex vice segretario generale della presidenza del consiglio e attuale capo di gabinetto del ministro dell’Ambiente, Raffaele Tiscar, e quello del presidente dell’Enea Federico Testa. A questi nomi si sarebbe aggiunto anche quello di Livio De Santoli, ordinario di Energy management presso La Sapienza, attorno al quale converge il consenso pressoché unanime del mondo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica che oggi chiede almeno un rappresentante esperto nel collegio, visto tra l’altro il forte sviluppo atteso per il settore.

IL NOME DI VISCO 
Ma mentre il governo si appresta a ufficializzare il nome di Ignazio Visco per il reincarico alla guida della Banca d’Italia, novità si registrano anche sul fronte della Consob, il cui presidente Giuseppe Vegas scadrà a metà dicembre. Insieme al successore di Vegas dovrà essere nominato anche il quinto commissario, posizione quest’ultima vacante da oltre un anno, da affiancare ad Anna Genovese, Carmine Di Noia e Giuseppe Berruti, i tre membri non in scadenza. Ebbene, accanto ai nomi del capo di gabinetto del ministro Pier Carlo Padoan, Roberto Garofoli, e a quello dell’economista Marco Fortis, nelle ultime ore si starebbero imponendo quelli di Giovanni Legnini, l’autorevole vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura di ascendenza non renziana, e di Angelo Provasoli, accademico ed economista già rettore dell’Università Bocconi dal 2004 al 2008, tra i maggiori conoscitori del mercato e del mondo societario. Infine, dal fronte della politica viene caldeggiato anche il nome del senatore Paolo Tancredi, tra i parlamentari più attivi e presenti in aula nell’attività legislativa.
 
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