Intesa Sp riorganizza il cds e vara la Super Commissione

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Mercoledì 3 Dicembre 2014, 07:50
GOVERNANCE
ROMA Giovanni Bazoli riorganizza il funzionamento del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e soprattutto insedia la Super commissione incaricata di fare il tagliando al duale. A questo proposito il presidente dell'organo di indirizzo ha convocato una riunione straordinaria per venerdì 5. A Milano, in mattinata, si darà attuazione alle modifiche statutarie apportate nel corso della seduta del 18 novembre che, in veste di assemblea, ha risistemato cinque articoli. All'interno del pacchetto di aggiustamenti è prevista l'istituzione di un nuovo comitato, il Rischi, che assorbirà il comitato per il Controllo presieduto da Giulio Stefano Lubatti e formato da Rosalba Casiraghi, Carlo Corradini, Edoardo Gaffeo, Beatrice Ramasco. L'articolo 25.5 prescrive che il Rischi sia composto da 3 a 5 membri (quindi c'è spazio per tutti) e «supporta l'esercizio delle funzioni di supervisione strategica in materia di rischi e sistema dei controlli interni spettanti al Consiglio di Sorveglianza, in conformità con quanto previsto dalle disposizioni regolamentari».
Ma il piatto forte sarà l'avvio formale della riflessione sulla governance duale. Bazoli ha completato nei giorni scorsi il sondaggio presso gli altri consiglieri finalizzato a chiarirsi le idee sulla commissione che dovrà decidere se mantenere l'assetto con il doppio consiglio oppure tornare al modello tradizionale del cda.
C'è da dire che senza esercitare nessuna influenza sostanziale, Bankitalia gradirebbe lo snellimento degli organi decisionali, nel senso che essendo stata superata la necessità di moltiplicare le poltrone - esigenza che ha reso possibile la fusione sette anni fa - anche in vista della riduzione dei costi, sarebbe opportuno dimagrire la governance.
L'ESITO DELLE CONSULTAZIONI
Dalle consultazioni di Bazoli ha preso quota l'idea di dare vita a una Super commissione di sette membri, da lui presieduta, rappresentativi di tutte le articolazioni dell'azionariato. Quindi la maggioranza alle fondazioni e uno spazio al mercato. Delle fondazioni largo a Compagnia, Cariplo, Cariparo e Ente Firenze. Resterebbe fuori Carisbo. E la fondazione bolognese (2%) è tra quelle più accanite nella difesa del duale: oggi infatti esprime Gianluigi Baccolini nel cds e Piera Filippi nel cdg. Con il ritorno al cda il suo peso si ridurrebbe della metà. Per non escludere un azionista importante, è possibile che le fondazioni principali siano tutte rappresentate. In questo caso agli investitori istituzionali potrebbe spettare un posto. In alternativa, poco gradita, allargare il comitato a 9. BlackRock è il secondo socio (5%): il colosso americano, però, non vuol intervenire direttamente nelle scelte di governance.
Dopo la riunione straordinaria di dopodomani, è previsto un ultimo appuntamento nell'anno del cds convocato per venerdì 19 a Torino. Di cdg, invece, ce ne sono in calendario due di seguito: il 15 e il 19, entrambi a Torino.
r. dim.
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