Aprilia, obbligo di mascherina all'aperto per 7 giorni. Pochi i vaccinati: sono solo il 74%

Il Comune di Aprilia
di Raffaella Patricelli
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Martedì 16 Novembre 2021, 15:32

I nuovi contagi ad Aprilia si stanno insinuando soprattutto nei nuclei familiari della città, frutto di momenti in cui una persona si rilassa e probabilmente abbassa di più la guarda senza badare a distanza e mascherine. In un unico nucleo familiare, per esempio, si sono contagiate ben 20 persone.


C'è poi molta attenzione sulle comunità straniere, in particolare quella romena (circa 10 mila persone) su cui lo stesso sindaco ha chiesto una verifica per capire quanto l'autorità religiosa Ortodossa stia influenzando l'andamento delle vaccinazioni. Alcuni, per esempio, pur di non vaccinarsi hanno preferito rientrare in Romania. Poi c'è la questione legata ai cittadini indiani (circa due mila persone) che a quanto pare non sono sempre rintracciabili, così come i membri della comunità africana.


I numeri dicono che ad Aprilia le cose si stanno mettendo male. Ieri i nuovi casi, secondo quanto riferisce il Comune, sono stati solo 9, ma è un dato legato al fine settimana, dunque poco rappresentativo. Gli attuali positivi, invece, sono saliti a 451. Tra loro tanti giovani, ragazzi che frequentano la scuola (in un solo istituto ci sono 6 classi in quarantena), ma anche tante persone vaccinate che hanno contratto il virus in forma lieve, stanno bene, ma in isolamento. E' stato per questo che è scattata l'ordinanza emessa dal sindaco Antonio Terra (in vigore già da ieri e per i prossimi sette giorni) con la quale si impone l'obbligo della mascherina all'aperto, di evitare gli assembramenti e si intende ora sensibilizzare sulle vaccinazioni.

I NUMERI
Ad Aprilia infatti solo il 74% della popolazione ha scelto di vaccinarsi, ben 10 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale e regionale. Il valore Rt, intanto, è salito a 1,80, il più alto della provincia di Latina. La decisione dell'ordinanza, un provvedimento già preannunciato sabato scorso, è stata presa definitivamente al termine del vertice avuto incontro con il Prefetto, i vertici delle ASL e i sindaci delle maggiori città pontine.
IL PRIMO CITTADINO
«I dati registrati negli ultimi giorni rappresentano per noi un campanello d'allarme commenta il primo cittadino di Aprilia la situazione non presenta ancora criticità così ampie da giustificare zone rosse o interventi drastici. Ma è chiaro che occorre la massima collaborazione da parte di tutti, perché l'epidemia non è finita e un eventuale aggravamento dei dati potrebbe comportare nuove chiusure, con un impatto drammatico sull'economia della Città, proprio ora che ci avviciniamo al Natale. Anche per questo, abbiamo concordato con il Prefetto e i vertici della ASL, la reintroduzione dell'obbligo di mascherine all'aperto. Faccio appello a tutti i cittadini perché adottino la massima prudenza: molti nuovi casi di positività che stiamo registrando in queste settimane ci raccontano di focolai familiari, probabilmente dovuti ad un calo dell'attenzione. Dobbiamo invece mantenere alto il tasso di cautela, soprattutto nei contesti dove il contatto diretto è più facile: con i familiari, con gli amici, sul posto di lavoro. È solo grazie alla cooperazione di tutti che riusciremo a superare anche questa fase, insieme».
Raffaella Patricelli
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