Il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich ha annunciato che di annullare i benefici fiscali che Israele aveva precedentemente concesso all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati per i palestinesi (UNRWA). «Lo Stato di Israele non concederà benefici fiscali agli aiutanti terroristici», ha scritto Smotrich su X facendo riferimento alle accuse di dodici dipendenti dell'UNRWA a Gaza di essere coinvolti nell'attacco terroristico del 7 ottobre, e che altri 190 abbiano legami con Hamas. Ieri durante l'incontro tra l'inviato americano Anthony Blinken e il premier Netanyahu è stato mostrato al diplomatico statunitense l'esistenza di un tunnel proprio sotto a quella che era la sede dell'agenzia Onu.
I benefici fiscali che l'UNRWA riceve attraverso il suo status di agenzia delle Nazioni Unite garantiscono all'ente di essere esente da dazi doganali e tasse sui prodotti destinati alle operazioni dell'organizzazione.
A seguito delle accuse israeliane contro i dipendenti dell'UNRWA a Gaza, l'ONU ha annunciato un'indagine. Nel frattempo, 18 Stati, tra cui la Germania, hanno sospeso i loro pagamenti all'organizzazione umanitaria, che di conseguenza ha subito una notevole pressione finanziaria. È stato solo a dicembre che l'UNRWA ha annunciato un requisito di finanziamento di 481 milioni di dollari USA (444 milioni di euro). Il Vaticano attraverso un articolo su Vatican News ha criticato questa scelta mettendo in evidenza che causerà problemi alimentari ai palestinesi profughi.