Ucraina, perchè tanti giovani si sposano sotto le bombe? «Ecco come la guerra cambia i rapporti»

Ucraina, perchè tanti giovani si sposano sotto le bombe? La psicologa: «Ecco come la guerra cambia i rapporti»
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Aprile 2022, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 00:33

Durante una guerra le persone vivono crisi profonde, anche al livello psicologico. Come spiega psicoterapeuta ucraina Sofia Terlez in un articolo pubblicato dall'agenzia ucraina The Village.com, di fronte a situazioni di grande stress possono riemergere traumi passati e può cambiare il modo in cui si vivono le relazioni strette, anche quelle più intime come con un partner. Se le foto di matrimoni ai checkpoint e nei bunker antiaerei sono diventate virali nelle prime settimane del conflitto, c'è anche chi reagisce diversamente e arriva a porre fine relazioni durate anni o a subire un "congelamento del desiderio sessuale" dovuto alle situazioni di forte stress a cui si è sottoposti.

Ma come cambiano le persone e le relazioni di fronte a una catastrofe? Cosa spinge tanti ragazzi a promettersi il "Sì" persino sotto le bombe e altri a lasciarsi? 

 

Di fronte al pericolo, un abbraccio ci aiuta a superare la paura 

In situazioni di forte stress e fragilità una relazione può diventare il conforto di non essere soli anche quando tutto il mondo sembra crollare e la tua casa è distrutta. È scientificamente provato che il nostro corpo reagisce a un gesto d'amore (come un'abbraccio) con il rilascio di ormoni come ossitocina nelle donne e vasopressina negli uomini che hanno effetti narcotici e analgesici. L'abbraccio di una persona cara dopo il pericolo accelera la guarigione delle ferite e calma i sentimenti. Per questo secondo la psichiatra è comprensibile che di fronte alla minaccia continua dei bombardamenti molte giovani coppie abbiano accellerato le pratiche per sposarsi. Scelte che forse in tempo di pace sarebbero state meno affrettate. Ma relazioni nate così dureranno? Questo dice dipende da quanto siano simili le opinioni e dalla capacità di costruire una relazione di attaccamento un misto di amicizia, rispetto reciproco e cura.

La guerra amplifica i problemi di coppia già esistenti

Mantenere una relazione di qualità implica spendere risorse emotive ed energie che a volte, semplicemente, di fronte alle enormi difficoltà che si possono vivere durante un conflitto vengono meno.

In alcuni casi si è costretti a fare scelte drastiche da cui può dipendere la propria vita o la propria morte: "spesso non sono scelte delle quali si può discutere tranquillamente o sulle quali si può scendere a compromessi" dice la psichiatra, portando l'esempio di una donna che può decidere di abbandonare il marito che non vuole muoversi per salvare lei e suo figlio.

Inoltre la psicoterapeuta afferma che la guerra può avere l'effetto di amplificare enormemente problemi pre-esistenti: problemi di fiducia diventano essenziale quando ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte e questo può portare a una rottura definitiva. Tuttavia, secondo l'esperta, non è detto che una relazione chiusa in un periodo difficile e eccezionale non possa tornare a vivere, in tempi di pace: purchè  ci si perdoni e si riesca a ristabilire un canale di comunicazione. 

Sensi di colpa: «Come puoi essere felice in un momento simile?»

Gli psichiatri hanno riassunto la risposta allo stress degli esseri umani in quattro modelli di comportamento: lotta, fuga, congelamento e rapporto. "Si tratta di meccanismi naturali che caratterizzano i mammiferi" spiega la psicoterapeuta "congelarsi per non provare dolore di fronte a un predatore, fuggire se si viene inseguiti, combattere o procreare". Due persone potrebbero non avere lo stesso modo di reagire allo stress: ad esempio c'è chi può scegliere il sesso come "rifugio" per calmare i propri senimenti e affrontare la paura, mentre il partner potrebbe valutare il tentativo di approccio come inopportuno in un simile momento. 

Dall'altra parte c'è la questione del senso di colpa. In una situazione di forte sofferenza e dolore, alcune persone possono sviluppare un senso di colpa per i propri desideri naturali che li porta ad allontanarsi o a sentirsi disgustati al solo pensiero di avere dei rapporti. "Questo dipende dal modo in cui abbiamo imparato a gestire lo stress in base al comportamento dei nostri genitori" spiega la psicoterapeuta "Se in tempi di crisi erano freddi e litigavano oppure se si prendevano cura l'uno dell'altro e si abbracciavano" o "ancora se hanno condannato il comportamento da bambini quando abbiamo provato a scherzare per alleggerire una situazione pesante". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA