Raisi, cosa succede in caso di morte: il vicepresidente, le elezioni (dopo 50 giorni) e il ruolo del leader supremo

A prendere il suo posto (almeno per un mese e mezzo) sarà Mohammad Mokhber

Raisi, cosa succede in caso di morte: il vicepresidente, le elezioni (dopo 50 giorni) e il ruolo del leader supremo
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Domenica 19 Maggio 2024, 19:24 - Ultimo aggiornamento: 23:29

Raisi, cosa succederebbe in caso di morte? Secondo la Costituzione iraniana, in caso di morte improvvisa del presidente, il primo vicepresidente - che ora è Mohammad Mokhber - dovrebbe assumerne l'incarico, con l'approvazione però del leader supremo. Secondo la gerarchia politica iraniana, infatti, il capo dello Stato è il leader supremo Ali Khamenei, mentre il presidente è considerato il capo del governo, il secondo in comando. Una volta che il primo vicepresidente entrerà in carica, dopo 50 giorni, il Paese dovrà andare alle elezioni per eleggere un nuovo presidente.

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Cosa succede in caso di morte

Qualora il presidente della Repubblica islamica Ebrahim Raisi fosse morto nell'incidente in elicottero avvenuto nei pressi di Jolfa, città al confine con l'Azerbaijan, in Iran si aprirebbe il cosiddetto "periodo dei 50 giorni", necessario per l'organizzazione delle nuove elezioni.

Nel mese e mezzo antecedente le votazioni, il vicepresidente Mohammad Mokhber prenderebbe temporaneamente le responsabilità del governo, formando un comitato con il capo della magistratura e lo speaker del parlamento.

 

Chi è Mohammad Mokhber

Mohammad Mokhber è un politico iraniano. Attualmente ricopre il ruolo di settimo e attuale primo vicepresidente dell'Iran dal 2021, oltre ad essere anche membro dell'Expediency Discernment Council. È stato ex capo dell'Esecuzione dell'Ordine dell'Imam Khomeini (EIKO), presidente del consiglio di amministrazione della Sina Bank e vice governatore della provincia del Khuzestan. 

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Le parole del leader supremo

Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha espresso preoccupazione per l'elicottero scomparso in un incontro pubblico. Lo riporta Al Jazeera. «Speriamo che Dio riporti l'onorevole presidente e i suoi compagni tra le braccia della nazione. Tutti devono pregare per la salute di questo gruppo di dipendenti pubblici. La nazione iraniana non deve essere preoccupata, non ci saranno interruzioni nel lavoro del Paese». 

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