Ormai non si tratta soltanto dell'invasione dell'Ucraina. La guerra voluta da Vladimir Putin ha subito una mutazione veloce e inquietante che rende il futuro vicino e quello lontano carichi di paure e angosce. Al conflitto sanguinoso e feroce sul terreno, alla guerra economica globale e a quella della disinformazione e della propaganda si è aggiunta una contrapposizione tra Russia e Occidente che non soltanto ricorda sinistramente i tempi della Guerra Fredda ma che anticipa e introduce quello che sarà un lungo periodo di rapporti aspri e duri tra Ue e Usa da una parte e Mosca dall'altra. Nulla potrà essere come prima, al di là di come e quando finirà la guerra. La guerra di Putin non è soltanto violenta e tragica sul terreno - con uccisione di civili, deportazioni, torture, stupri e milioni di rifugiati in fuga -, è anche un attacco preciso ai valori e ai principi della democrazia.
Il cambio di passo
L'Occidente ha smesso di credere alla possibilità di un negoziato degno di questo nome - e d'altra parte Mosca ha candidamente ammesso di non pensarci in questa fase - e ha deciso di incrementare i suoi aiuti politici e militari a Kiev.
Muro contro muro
La guerra di Putin ha quindi velocemente intrapreso una strada in cui la diplomazia non ha più spazio anche se generosamente continuano gli inviti al dialogo, a cominciare da quello del segretario generale dell'Onu Guterres che oggi è a Mosca e giovedì sarà a Kiev. Ma il muro contro muro diplomatico sembra al momento incrollabile. Kiev non vuole cedere sulla sua sovranità e non si fida di Mosca, Putin potrà forse acconsentire ad un tavolo negoziale quando avrà raggiunto sul terreno alcuni obiettivi minimi che soltanto lui conosce, l'Occidente guarda inorridito a quello che succede sul terreno e, come Kiev, non crede più alle parole del Cremlino.
La nuova contrapposizione
Gli attacchi e le esplosioni di queste ore - senza un responsabile conosciuto - in Transnistria fanno poi temere un allargamento del conflitto, che continua comunque ad essere durissimo in tutta la parte orientale e meridionale dell'Ucraina. Prima di arrivare ad un cessate il fuoco molto probabilmente assisteremo ad un periodo di guerra che purtroppo non sarà breve e quando finalmente le parti si siederanno al tavolo della diplomazia inizierà una nuova era dei rapporti fra Occidente e Russia, e sarà l'era della nuova contrapposizione. Anche perché l'Occidente non può e non vuole dimenticare che in questa guerra è tutto chiaro: c'è un aggressore, la Russia, che ha violato l'integrità territoriale e la sovranità di un Paese democratico e c'è un aggredito, l'Ucraina, che vuole difendere il proprio territorio e la propria libertà.