Cosa sta succedendo a Evgenij Viktorovic Prigozhin, chiamato anche “il cuoco di Putin”, oligarca russo di 62 anni, leader e proprietario del gruppo di mercenari Wagner che sta combattendo al soldo del Cremlino? Come mai proprio lui, alla guida di una delle più feroci organizzazioni militari private che non ha esitato ad arruolare migliaia di carcerati, è il primo esponente dell’entourage di Putin a parlare di fine della guerra in Ucraina, anzi della “operazione militare speciale” secondo il lessico imposto dal Cremlino? L’Isw (Institute for the study of the war), think tank americano, propone una risposta: «Prigozhin sta creando le condizioni per sfruttare un eventuale fallimento militare russo se la prevista controffensiva ucraina avrà successo».
Guerra in Ucraina, gli scenari
In pratica: è in corso un riposizionamento, nei delicati equilibri dei satelliti di Putin, in cui da tempo è evidente uno scontro tra Prigozhin e il ministro della Difesa, Sergei Shoigu.
Il passaggio che però ha suscitato interesse è questo: «La Russia dovrebbe dichiarare di aver raggiunto i suoi obiettivi». In pratica: dichiarare la vittoria, il successo della “operazione militare speciale”, visto che una parte consistente del territorio orientale dell’Ucraina è stato occupato. «La cosa da fare ora mantenere saldamente i territori che abbiamo già conquistato». In sintesi: in modo non sorprendente, Prigozhin non pensa tanto alla fine delle sofferenze della popolazione ucraina e russa, ma alla sua personale partita a scacchi nel labirintico sistema di potere attorno a Putin, puntando il dito contro il «Deep state» che muove le leve a Mosca. Al di là dei bizantinismi dell’oligarca, l’esercito russo continua ad uccidere. Anche civili. Anche bambini. Il caso più drammatico è stato denunciato ieri a Sloviansk, nella parte orientale dell’Ucraina. Venerdì un condominio è stato distrutto dai bombardamenti russi, causando undici vittime. Ieri pomeriggio i soccorritori stavano ancora cercando tra le macerie, il numero dei morti potrebbe aumentare. Le autorità ucraine hanno diffuso una terribile foto in cui si vedono i soccorritori che estraggono il cadavere di un bimbo di due anni. Tra le vittime, anche una ragazzina di 14 anni.
Dolore
Ha commentato Anton Gerashchenko, consigliere del Ministero degli affari interni dell’Ucraina: «L’anno scorso, prima della Pasqua ortodossa, la Russia ha attaccato Odessa, uccidendo Kira di 3 mesi con sua madre e sua nonna. Quest’anno prima di Pasqua la Russia ha attaccato Sloviansk. Un bambino di 2 anni è stato ucciso, suo padre è sotto i detriti». Ieri il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha commentato il possibile effetto della fuga di documenti top secret (i Pentagono leaks): «Non ci saranno conseguenze nel rapporto e la cooperazione con alleati e partner».
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