Hamas, oggi è il Jihad day: cortei in tutto il mondo. In Italia allarme terrorismo, controlli in piazza e negli hotspot

Hamas, oggi è il Jihad day: cortei in tutto il mondo In Italia controlli nelle piazze e negli hotspot
di Valentina Errante
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 08:16

«Invitiamo i popoli arabi e musulmani e i palestinesi da ogni luogo, in particolare nei campi profughi all'estero, a marciare verso i confini della Palestina occupata in solidarietà con la Palestina, Gerusalemme e la Moschea di Al-Aqsa». L'appuntamento è per oggi, il giorno di preghiera. L'obiettivo è mostrare al mondo intero la compattezza dei sostenitori della causa palestinese nel primo venerdì dopo l'attacco a Israele. E se l'ex capo di Hamas Khaled Meshaalha lanciato l'appello alla mobilitazione dopo «i risultati storici ottenuti dalla resistenza palestinese contro l'occupazione israeliana» con l'obiettivo di «sostenere la resistenza» e un invito per un "Al-Aqsa Flood Friday", rivolto «al popolo palestinese, alle nazioni arabe e musulmane e ai popoli liberi del mondo», l'Europa intera si mobilita con controlli capillari e un monitoraggio ininterrotto. L'attenzione sarà molto alta perché si temono attacchi contro le comunità ebraiche e contro cittadini israeliani. La Francia ha vietato le manifestazioni pro Palestina e il Viminale, in vista di cortei e iniziative previsti in tutt'Italia, tra oggi e domani, da Roma a Milano, passando per Bologna, fino a Bari e Catania, ha alzato il livello di vigilanza. Dagli hotspot, dove il Viminale teme possano infiltrarsi terroristi, alle piazze.

IL VIMINALE

Al momento non ci sono situazioni che destino particolare allarme. Ma gli uomini dell'Antiterrorismo monitorano anche le piazze, dove la sinistra pro Palestina e l'estrema destra contro Israele potrebbero trovare un luogo di incontro. I piani di intervento sono stati aggiornati nel Casa (Comitato di analisi strategica) di martedì: si guarda anche alla galassia dell'estremismo islamico, i controlli riguardano i migranti entrati in Italia negli ultimi giorni, ospitati dei centri di accoglienza, ma anche le carceri dove in passato sono avvenuti episodi di radicalizzazione, poi i foreign fighters, tornati dalla guerra.

LA VIGILANZA

Vigilanza rafforzata sui centri culturali, sui quartieri ebraici delle città, dove i prefetti hanno disposto misure ancora più rigide, e su tutti i possibili obiettivi israeliani. Quindi le sedi dei ministeri, gli uffici culturali, i musei e persino i centri commerciali, catene di negozi italiane e straniere. Mentre alle frontiere terrestri vengono eseguite verifiche a campione su auto e tir, i controlli sono stati rafforzati anche negli aeroporti e nei porti con verifiche incrociate sulle liste passeggeri, anche quelli che dovrebbero solo transitare dalle città italiane.

L'INTELLIGENCE

L'attività di prevenzione coinvolge ovviamente anche l'intelligence soprattutto, come ha riferito ieri il ministro dell'Interno Piantedosi, rispondendo al Question time in Senato, per valutare l'evoluzione dei profili di rischio anche nei contesti antagonisti e nell'ambiente penitenziario», intensificando lo scambio di informazioni con le forze dell'ordine

LA FRANCIA

Ieri dopo i cortei a Parigi e Lione, dove la gendarmerie dopo avere usato gli idranti ha fermato un centinaio di persone, il ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei «facinorosi che turbano l'ordine pubblico». Ma sono previste anche perquisizioni e multe. In un telegramma ai prefetti e rivelato, Darmanin ha disposto il divieto delle «manifestazioni filo-palestinesi perché possono generare turbative dell'ordine pubblico». Per Darmanin «l'organizzazione di queste manifestazioni vietate dovrà far scattare dei fermi» giudiziari nei confronti dei trasgressori.

LONDRA

Il governo britannico ha fatto sapere di aver rafforzato i dispositivi di sicurezza a tutela delle comunità ebraiche, in risposta a un denunciato incremento massiccio di atti antisemiti. Negli ultimi 4 giorni, ha riportato ieri Downing Street, le forze di polizia dell'isola hanno registrato almeno 139 «incidenti di matrice antisemita», il 400% in più rispetto alla media del 2022. E sono state sospese le lezioni per ragioni precauzionali in due scuole primarie ebraiche ortodosse di Londra, chiuse fino a lunedì, anche se il rabbino Feldman, dell'istituto religioso Torah Vodaas, ha precisato come non risulta al momento «una minaccia specifica».
Valentina Errante
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