Si era ritirato tre mesi fa tra scandali e polemiche, ma ora il suo nome è di nuovo in lizza per dirigere i conservatori inglesi. L'inestinguibile Boris Johnson, ex premier britannico, torna alla carica dopo le dimissioni di Liz Truss e, secondo gli analisti potrebbe riprendersi la guida del partito Tory sbaragliando la concorrenza degli altri due candidati Rishi Sunak, il suo ex ministro delle finanze e Penny Mordaunt, un ex ministro della Difesa. Anche Ben Wallace, rispettato ministro della Difesa britannico, si è chiamato fuori stamattina (21 ottobre) dalla corsa per la successione a Liz Truss esprimendo la sua preferenza per Johnson.
Il ritorno di Boris
Che fine aveva fatto Boris Johnson? Dopo aver lasciato il 10 di Downing Street, l'ex premier britannico ora, nei giorni agitati delle dimissioni di Truss era in vacanza in Repubblica Dominicana. Ma appena è giunta la notizia della caduta della leader britannica ha lasciato le spiagge ed è tornato a Londra.
Qui si è già aperta la corsa alla nomination fra i deputati conservtori. Per arrivare alla fase "finale" servono 100 voti entro lunedì e, successivamente, si passa a una consultazione online tra i membri del partito.
Anche Ben Wallace si ritira in favore di Boris
Ben Wallace ha detto di essere «orientato» a sostenere l'opzione di un ritorno in sella di Boris Johnson a condizione che l'ex premier «risponda» in modo convincente ad «alcuni interrogativi» rimasti aperti in relazione al cosiddetto scandalo del Partygate e ad altre vicende che sono state alla base delle dimissioni impostegli tre mesi fa.
Wallace ha spiegato di ritenere che Boris Johonson abbia la legittimazione necessaria a un nuovo mandato, essendo stato il leader eletto che nel voto nazionale delle politiche di fine 2019 aveva portato i Tories a un largo successo di fronte all'elettorato più vasto del Regno. Il suo appoggio si aggiunge a quello di un'altra trentina di deputati schieratisi finora in pubblico a favore del clamoroso ripescaggio lampo. Primo fra tutti il ministro ultra brexiteer delle Attività Produttive, Jacob Rees-Mogg, che ha già lanciato addirittura uno slogan con hashtag collegato: «BorisorBust», vale a dire « Boris o il flop». «Può cambiare di nuovo le cose. E sono sicuro che i miei colleghi sentono quel messaggio forte e chiaro», ha detto alla radio LBC il legislatore conservatore Paul Bristow. «Boris Johnson può vincere le prossime elezioni generali».
I Tory hanno due anni per trovare una leadership forte
Nonostante il successo all'inerno del suo partito, tutti i sondaggi indicano che se si andasse al voto generale adesso, i Tory perderebbero tantissimi voti. Ma i conservatori hanno ancora un'ampia maggioranza in parlamento e altri due anni di mandato. Due anni in cui trovare una nuova leadership e "traghettare" la Gran Bretagna nei mari agitatissimi della crisi economica dovuta alla guerra in Ucraina. Il prossimo leader erediterà un'economia che si avvia alla recessione, con tassi di interesse in aumento, sfiducia degli investitori, e inflazione oltre il 10%. Intanto la portavoce di Truss ha detto che stanno proseguendo i lavori sul piano fiscale che dovrebbe essere definito il 31 ottobre, ma che spetterà al suo successore decidere se procedere.
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