Bakhmut, perché Mosca ha portato 10mila soldati? L'importanza strategica e le previsioni degli 007 inglesi

La massiccia concentrazione di forze testimonia come la conquista della città continui ad essere uno dei principali obiettivi strategici dell'esercito del Cremlino

Bakhmut, le forze di Mosca respingono gli attacchi ucraini. L'intelligence britannica: «La Russia pronta a combattere per anni»
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 11:28

I 10mila soldati concentrati da Mosca nella città ucraina di Bakhmut - il cui controllo è diventato ormai simbolico sia per l'Ucraina che per la Russia, la quale ritiene che con la cattura della città avrebbe la porta aperta per il resto della regione di Donetsk - hanno respinto nella notte otto attacchi ucraini, uccidendo «oltre 300 militari di Kiev», secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass.

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«Unità tattiche del Battaglione Sud hanno respinto attacchi dei gruppi d'assalto ucraini: le perdite del nemico ammontano a oltre 300 militari, un sistema d'artiglieria semovente Krab, un'arma D-20, due carri armati, un veicolo da combattimento di fanteria meccanizzato, due lanciamissili antiaerei Strela-10, una stazione d'intelligence, sette veicoli e otto droni», ha riferito il portavoce militare russo Georgy Minesashvili.

Le previsioni inglesi 

La massiccia concentrazione di forze a Bakhmut decisa dalla Russia  - più di 10mila militari effettivi, con reggimenti di carri armati, gruppi motorizzati e aviotrasportati - testimonia come la conquista della città continui ad essere uno dei principali obiettivi strategici dell'esercito del Cremlino, il quale ritiene che con la cattura della città avrebbe le porte aperte per il resto della regione del Donetsk, dove all'avvicinarsi dei 600 giorni dall'inzio della guerra continua a crescere il pesantissimo bilancio di perdite di vite e infrastrutture.

Nel precario equilibrio della linea del fronte est in Ucraina, non sono incoraggianti alcuni documenti riservati dell'intelligence britannica trapelati e diffusi dal ministero delle Finanze russo: le previsioni britanniche suggeriscono infatti che la spesa per la difesa della Russia è destinata ad aumentare fino a circa il 30% della spesa pubblica totale nel 2024.

Secondo questa ricostruzione il ministero russo propone un bilancio per la difesa di 10.800 miliardi di rubli, pari a circa il 6% del PIL e a un aumento del 68% rispetto al 2023. Secondo gli analisti, è molto probabile che la Russia possa sostenere questo livello di spesa per la difesa fino al 2024, ma solo a spese dell'economia in generale. «I dettagli completi sulla spesa russa per la difesa sono sempre riservati, ma queste cifre suggeriscono che la Russia si sta preparando per altri anni di combattimenti in Ucraina», ha osservato l'intelligence britannica.

L'incertezza dei sostegni all'Ucraina e il vertice a Kiev

Le previsioni dell''intelligence inglese rappresentano una preoccupazione per il governo ucraino di Volodymyr Zelensky, ancor più perché tra gli alleati occidentali sembra che il vento stia cambiando e che le certezze sul sostegno militare occidentale a Kiev non sia più solido come un anno fa, considerando quanto deciso dal Congresso statunitense, che ha fatto saltare 6,2 miliardi di dollari di sosteno a Kiev.

Da parte inglese, invece, il ministro della Difesa Grant Shapps aperto alla possibilità di schierare addestratori britannici in Ucraina.

In un'intervista al Telegraph, il funzionario ha detto di averne già parlato con il capo di stato maggiore Patrick Sanders. Il premier Rishi Sunak ha però frenato immediatamente: «Credo che ci siano state notizie errate al riguardo», ha specificato il primo ministro britannico, sottolineando che quanto detto da Shapps riguarda «il lungo termine, non il presente».

 

Nessuno Paese Nato ha finora attuato misure del genere, scegliendo di addestrare i militari di Kiev fuori dall'Ucraina per ridurre al minimo i rischi per i soldati occidentali la cui uccisione da parte russa diventerebbe motivo una preoccupante escalation. Sulla questione degli addestramenti inglesi in Ucraina, Dmitry Medvedev da Mosca ha fatto sapere che i britannici «sarebbero spietatamente distrutti».

In questo quadro di incertezza si terrà oggi, 2 ottobre, a Kievi il vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea, «Per la prima riunione in assoluto di tutti i 27 Stati membri al di fuori dell'Ue. Il futuro dell'Ucraina è all'interno dell'Ue», come ha annunciato su X l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell.

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