American Apparel licenzia il suo fondatore

American Apparel licenzia il suo fondatore
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Martedì 30 Dicembre 2014, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 12:40
ROMA - Giunge al termine la querelle giudiziaria che negli ultimi mesi ha visto il marchio American Apparel comparire più spesso fra le pagine di cronaca che fra quelle di moda. Il brand ha infatti licenziato il suo stesso fondatore Dov Charney, già sospeso dallo scorso 19 giugno, dopo un lungo braccio di ferro fra quest’ultimo e il Consiglio di Amministrazione. Se la passione per un certo tipo di comportamenti al limite della decenza sessuale e una serie interminabile di campagne pubblicitarie in cui a farla da padrone sono espliciti rimandi a tale sfera, Charney sembrava aver passato il segno durante l’estate, in cui è stato accusato di molestie sessuali da parte di una dipendente. A sostituirlo nella direzione creativa sarà Paula Schneider che viene dal ben più castigato ufficio stile di BCBG Max Azria. Dopo la decisione del licenziamento, il titolo del marchio ha riscosso un buon successo in borsa. Per quanto riguarda le linee e l’impronta fra l’hipster, il college e il vintage a cui American Appareal è particolarmente legato, la prossima primavera/estate sarà decisiva.
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