Senigallia: vandali sul bus, l'autista
chiama la polizia ma viene multato

Senigallia: vandali sul bus, l'autista chiama la polizia ma viene multato
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Sabato 6 Dicembre 2014, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 22:27
Vandali sul bus, la polizia riscontra una irregolarità su un autobus diretto al Campus scolastico. Ma a commettere l'infrazione è stato l'autista per sovraccarico: nel mezzo c'erano 12 persone in più rispetto alla capienza. Una sorta di autogol, perché i controlli li hanno chiesti proprio gli autisti dopo gli atti vandalici dei giorni scorsi. Tutti in regola invece gli studenti.



Il blitz della polizia è scattato ieri verso le 7.45 sui bus diretti al Campus scolastico di via d'Aquino. Un posto di blocco è stato organizzato a Marzocca lungo la Statale, al confine con Marina di Montemarciano. Gli agenti hanno intimato agli autisti di accostare, poi hanno controllato e identificato i passeggeri. Soprattutto studenti. Sono stati proprio loro a lamentare agli agenti che, pur avendo pagato un abbonamento, dovevano stare in piedi perché il mezzo era pieno. In effetti avevano ragione e l'autista ha ricevuto un verbale da 168 euro che pagherà comunque l'azienda.



Fermato anche l'autosnodato che la mattina parte da Senigallia verso Ancona e nel viaggio di ritorno porta gli studenti da Ancona a Senigallia. Gli stessi che poi tornano a casa con la corsa delle 13.55 da via Abbagnano. È l'autobus doppio che la scorsa settimana è stato devastato dagli studenti perché gli autisti avevano chiamato la polizia non riuscendo a far rispettare il divieto di fumare a bordo, oltretutto in presenza di una donna incinta. Tra i ragazzi controllati ieri c'erano anche i protagonisti della vendetta contro gli autisti, anche se ancora non è stato possibile identificare di preciso i responsabili.



I controlli servivano ad appurare prima dell'ingresso che gli studenti non entrassero nelle scuole con droga o armi visto che alcune segnalazioni riferivano pure di taglierini in possesso dei ragazzi. Nessuno degli autisti li aveva mai visti ma l’ipotesi che i ragazzini avessero qualcosa di tagliente era nata proprio in seguito agli atti vandalici sui sedili, perché i tessuti che li ricoprivano erano stati tagliati e non strappati con le mani. Era interesse anche dei dirigenti scolastici capire se qualche studente arrivasse a scuola con armi da taglio, come appunto i taglierini. Controlli che possono eseguire solo le forze dell’ordine, non essendo il personale scolastico autorizzato a perquisire gli zaini. Alla fine, comunque, nulla di strano.
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