«Ci siamo trovati all’improvviso con l’acqua e il fango che entravano in casa, abbiamo provato a salvare il salvabile dal garage ma oggi (ieri ndr) per noi è proprio un brutto giorno», ha commentato uno dei residenti di via Pergolese.
È stato sfiorato il dramma. Un’anziana di 74 anni, Maura Bozzi, è scivolata sul fango cadendo malamente a terra, nel giardino invaso dall’acqua. E’ stato chiamato il 118 e l’anziana – che vive con il marito in una palazzina – ha riscontrato una frattura al polso destro. Ne avrà probabilmente per sessanta giorni. I volontari della protezione civile hanno assistito fin da ieri mattina le famiglie in difficoltà. Pesantissimi i danni provocati dalla bomba d’acqua che tra la costa e l’entroterra ha rovesciato sabato una montagna d’acqua (quasi) senza precedenti. «Già nel ’79 successe una cosa simile ma stavolta – afferma Cristina Barzetti, una delle figlie di Maura Brozzi – Il disastro a mio avviso si poteva evitare». Garage e scantinati impraticabili, un distributore di benzina dichiarato inagibile per timore di crolli, quattro abitazioni con il piano terra ricolmi di acqua e fango: uno spettacolo devastante agli occhi di quanti tra parenti, amici e amministratori si sono portati a Ponte Rio per i soccorsi. Oltre al rammarico per le cose perdute (mobili, scooter, biciclette ed effetti personali) ieri è stato il giorno della rabbia. «Avevamo avvisato più volte il Comune di ripulire il fosso – ha proseguito Cristina – Ci siamo attivati tutti nel quartiere ma nessuno è intervenuto. Dal nubifragio si è salvata grazie a Dio solo l’antica chiesa. Ma tutto ciò era evitabili e annunciato. Per questo sporgeremo denuncia contro l’amministrazione comunale». Un’azione legale che potrebbe coinvolgere più residenti dello stesso quartiere. Per tutto il giorno i volontari della Protezione Civile insieme ai tecnici del Comune hanno rimesso in sicurezza la viabilità ma per la conta dei danni servirà almeno una settimana.
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