Gabicce, ritrovato solo il giubbotto
Nessuna traccia del pescatore disperso

Gabicce, ritrovato solo il giubbotto Nessuna traccia del pescatore disperso
di Thomas Delbianco
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Venerdì 5 Dicembre 2014, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 11:04

GABICCE (Pesaro e Urbino) - Dopo il quarto giorno di ricerche in mare, non c’è ancora traccia del corpo di Fabio Franchini, il pescatore di 46 anni di Gabicce, disperso da lunedì scorso. Ieri mattina è stato recuperato un giubbotto salvagente davanti alle costa di Cattolica. Ma i parenti non sono sicuri che quel giubbotto appartenesse a Franchini.

Il mare ieri ha restituito anche alcuni residui in legno del suo peschereccio, recuperati all’altezza di Fiorenzuola di Focara.

Le ricerche dell’uomo, coordinate dalla Direzione Marittima di Ravenna, sono continuate per tutta la giornata, concentrate soprattutto nella zona di Ancona, dove mercoledì è stato recuperata a due miglia di distanza la sua barca. La forza delle correnti e il punto in cui è stato recuperato il peschereccio, fanno ipotizzare che i resti del gabiccese si stiano spostando verso sud. «Pensiamo che, se non verrà ritrovato prima, il mare ci restituirà a riva il corpo di mio fratello tra qualche giorno», dice Anna Franchini. Per chiarire le cause che hanno impedito a Franchini di rientrare in porto, e appurare le responsabilità dell’accaduto, la Procura di Rimini ha aperto un’inchiesta per naufragio doloso. Sono in corso, da parte della Capitaneria e della Scientifica dei Carabinieri, le verifiche sul battello ormeggiato nella banchina di Ancona, che presenta una grossa falla sul lato sinistro, facendo avvalorare l'ipotesi di una collisione o di uno speronamento da parte di un altro natante. Lo squarcio e la vernice verde con la quale è stato pitturato il piccolo peschereccio di Franchini, verranno confrontati con le rigature rilevate sulla fiancata del motopesca Rusein24 fermato al porto di Rimini. Al vaglio degli inquirenti anche i tracciati radar per capire quali imbarcazioni, al momento del naufragio del pescatore, stessero navigando in quella zona di mare. I familiari sono convinti che il naufragio sia stato causato dallo speronamento di un natante più grande rispetto al battello del pescatore.

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