Cingoli, parla il dj Canonici: «Feste per i nostri soci, vengono a migliaia, il sindaco fa solo terrorismo»

Il locale e la zona del rave party (foto De Marco)
di Alessandra Bruno
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Domenica 10 Gennaio 2016, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 17:42
CINGOLI - Rave party nell'ex ristorante "La Fonte", lo sfogo del titolare: «Non facciamo feste clandestine, è tutto in regola. Su di noi sono piovute calunnie: abbiamo risolto il caso di Florian e nessuno ci ha ringraziati». All'indomani della polemica lanciata dal sindaco Filippo Saltamartini, Daniele Canonici, 40enne dell'Anconetano, presidente dell'associazione Goaproject, è molto amareggiato.

Da un paio di mesi ha preso in gestione il locale nel cuore di Cingoli, nella zona di Vena Crevalcore, dove il 20enne fermano Florian Di Clementi è stato avvisato l'ultima volta martedì 5 gennaio prima di lasciare parenti e amici con il fiato sospeso per quasi tre giorni. Venerdì mattina il ragazzo è stato ritracciato dai carabinieri a Sansepolcro, ospite di una ragazza con cui è partito dopo una serata passata a ballare. «Florian non è mai scomparso - tiene a precisare Canonici - è un nostro socio e partecipa quasi sempre agli eventi che organizziamo. Si è allontanato volontariamente, non è la prima volta che accade, è maggiorenne. L'allarme è stato dato a nemmeno 24 ore dall'accaduto. Alle 23.30 del 7 gennaio i carabinieri sono venuti nella nostra sede e abbiamo fornito loro indicazioni utili, restando a disposizione».

Poi prosegue: «Tutti i nostri soci sono registrati, per entrare bisogna avere un documento ed essere iscritti, l'ingresso è controllato. Chiedendo ai partecipanti abbiamo saputo che Florian era partito la mattina del 6 in compagnia di una ragazza toscana. Lo abbiamo riferito alle autorità competenti, ma nonostante questo il giorno seguente le ricerche sono state massicce: elicottero e soccorritori, una spesa che poteva essere evitata». Il presidente replica a Saltamartini, che ha prospettato l'idea di revocare o sospendere l'attività del punto ricreativo, alla luce di diversi episodi spiacevoli avvenuti dopo gli eventi promossi da Goaproject.

La nostra - sottolinea il 40enne - è un'associazione musicale e culturale di fama internazionale che conta diecimila soci: cinquemila da tutta Italia e altrettanti sparsi nel mondo. Abbiamo un'altra sede, molto rinomata, a Poggio San Marcello e promuoviamo serate e momenti di svago da anni. Le serate più tranquille contano dalle 200 alle 300 persone, ma abbiamo realizzato eventi per migliaia di giovani. Nel 2003 abbiamo fatto conoscere un nuovo genere musicale, il goa trance. Siamo nati nel 2013 e ad oggi il numero degli iscritti è in continua crescita. E' stato detto che alcuni ragazzi si sono sentiti male dopo le nostre serate, ma sono tutte bugie. Non abbiamo alle spalle né morti, né feriti, né dispersi. Le uniche lamentele che abbiamo ricevuto sono da riferirsi al volume alto della musica: un problema che in uno spazio isolato come quello di Cingoli non si pone». Canonici non gradisce la cattiva pubblicità: «Sono un artista noto all'estero, un dj. Abbiamo un regolare contratto di affitto, una regolare licenza. Non capisco gli attacchi del sindaco, l'amministrazione in questo modo fa "terrorismo". Il caso è stato strumentalizzato, perché se fosse accaduto il peggio si sarebbe parlato di sicurezza, trovando il capro espiatorio. I genitori possono stare tranquilli, le nostre serate nascono per far incontrare ragazzi, per ascoltare la musica. E' tutto legale. Valuteremo se procedere per diffamazione», conclude.
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