Lombardi era nella sua casa di Polverigi: nei giorni scorsi aveva chiesto il passaporto alla Questura di Ancona e questo ha fatto scattare l'arresto. Gli episodi criminosi sono stati ricostruiti in una conferenza stampa dal procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio insieme al comandante provinciale dell'Arma. Sullo sfondo del duplice omicidio dei due spacciatori Younes Inani e Hassan El Habboui, entrambi trentenni, una complessa vicenda di droga. Raggiunti dai proiettili di una Walther semiautomatica (risultata di proprietà di Lombardi), erano stati rinchiusi nel portabagagli della loro Y10 e bruciati: prima del rogo, uno dei due, in fin vita, aveva tentato di telefonare ad un'amica.
Pochi giorni, dopo la rapina in cui era rimasto ferito il barista di Filottrano, raggiunto da sei colpi di postola alle gambe e morto a causa delle ferite dopo tre mesi: sua unica colpa avere reagito impugnando il coltello con cui stava tagliando la pizza. Il colpo aveva fruttato solo 400 euro. Secondo il procuratore Giorgio, le indagini a carico di Lombardi sono ormai concluse, tra gli elementi raccolti anche le informazioni fornite da un collaboratore di giustizia che aveva conosciuto il buttafuori per i suoi rapporti nel traffico di stupefacenti.
L'ordinanza di arresto è stata firmata dal gip Enrico Pannaggi, davanti al quale Lombardi, ora rinchiuso nel carcere di Camerino, comparirà venerdì prossimo per l'interrogatorio di garanzia. Il magistrato ha elogiato l'impegno dei carabinieri nelle indagini e del sostituto procuratore Stefania Ciccioli. Il fascicolo per l'omicidio del barista di Filottrano è stato trasmesso alla Procura di Ancona per competenza territoriale.
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