Scuola senza fondamenta a Sperlonga, ministero si costituirà parte civile

Scuola senza fondamenta a Sperlonga, ministero si costituirà parte civile
di Giuseppe Mallozzi
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Giovedì 20 Settembre 2018, 21:02
Si svolgeranno domani mattina gli interrogatori di garanzia di Pietro e Francesco Ruggieri, i due imprenditori di Formia arrestati nell’ambito dell’inchiesta Tiberio bis con le pesantissime accuse di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e truffa per due appalti riguardanti la scuola “Alfredo Aspri” di Sperlonga e la tensostruttura del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta, entrambe poste sotto sequestro.
 
«Siamo davanti a una vicenda grave, su cui vanno fatti rapidamente tutti gli approfondimenti necessari. Abbiamo bisogno di chiarezza. Ringrazio le forze dell'ordine e la magistratura che sono prontamente intervenute». Così il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti dopo gli arresti di due imprenditori che avevano ottenuto l'appalto per la realizzazione di una nuova ala del plesso scolastico  di Sperlonga e per l'ampliamento della palestra del Liceo «Enrico Fermi» di Gaeta. «Ora toccherà ai giudici accertare le responsabilità. Non voglio aggiungere ulteriori polemiche, non è il momento. Di  sicuro come Miur valuteremo di costituirci parte civile. Intanto ho chiesto ai miei uffici di avviare tutte le procedure per l'eventuale revoca del finanziamento»,

I legali difensori Pasquale Cardillo Cupo e Mario Ruggieri sono pronti a dare battaglia, demolendo il castello accusatorio allestito dal Sostituto procuratore Valerio De Luca, in quanto contestano la versione della Procura: le fasi di realizzazione del plesso scolastico di Sperlonga sono documentabili e sintetizzati in un dossier fotografico consegnato – come avviene di prassi – agli uffici del Genio Civile di Latina.
 
Intanto, dalla politica giungono gli strali contro la magistratura: l’assessore del Comune di Sperlonga, Stefano D’Arcangelo, parla addirittura di «narrazione kafkiana inquietante e inverosimile».
  
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