Scompenso cardiaco, una visione d'insieme: il confronto al "Goretti" di Latina

Scompenso cardiaco, una visione d'insieme: il confronto al "Goretti" di Latina
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Venerdì 28 Settembre 2018, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 17:19
Quarta edizione del congresso inerente lo scompenso cardiaco che ha messo a confronto medici ospedalieri e del territorio. L'iniziativa, patrocinata dal Fadoi (la Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) ha visto la partecipazione di diversi specialisti.
 
Attualmente, infatti, la gestione dello scompenso cardiaco impegna molte risorse umane ed economiche, essendo uno dei principali motivi di ricovero ospedaliero. 

Lo scompenso «Ha una prevalenza del 3% nella popolazione generale, che sale al 10% negli ultrasessantacinquenni - si legge nel "razionale" dell'iniziativa - e  diventa pertanto prioritario prevenire, curare e gestire il follow-up di questa patologia». Il corso aveva lo scopo di fare il punto sullo stato dell’arte di questa sindrome «nel tentativo di proporre dei percorsi condivisi fra i vari specialisti nella gestione di questa patologia. Offrendo una terapia ottimale ed un più razionale utilizzo delle risorse». A presiedere il dibattito due dirigenti del "Santa Maria Goretti", Giuseppe Campagna della Medicina e Nunzio Rifici della Nefrologia.

«Fondamentale è il ruolo del medico internista come playmaker nella gestione del paziente, altrettanto importante è l’apporto terapeutico dei nuovi approcci di ultrafiltrazione erogati dal nefrologo. La gestione delle coomorbilità come la cardiopatia ischemica, la fibrillazione atriale o le broncopatie croniche, impegnano medici di diverse specializzazioni. Così come appare indifferibile l’ottimale gestione della riabilitazione cardiologica, al fine di un pieno recupero dell’autonomia del paziente, migliorando così la qualità di vita del paziente».

E' emersa la necessità di una visione olistica, cioè globale, del paziente con diversi professionisti sanitari chiamati a gestire i fattori di rischio. Vale a dire  medici di famiglia, internisti, cardiologi, pneumologi e nefrologi. Tra i relatori Valerio D'Alfonso (Medicina del "Goretti", Antonino Stipo (Cardiologia), Giuseppe Straface (Geriatria), Antonio Grossi (riabilitazione cardiologica dell'Icot Latina), Lina Corbi e Giovanna Grassi (medici di famiglia) 
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