Schianto del Cessna sull'Appia, condanne e rinvii a gudizio

Schianto del Cessna sull'Appia, condanne e rinvii a gudizio
di Elena Ganelli
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 11:35

Inizierà a febbraio del prossimo anno davanti al giudice monocratico Francesco Valentini il processo per l'aereo Cessna precipitato nel settembre 2017 sull'Appia tra Latina e Pontinia: nell'incidente persero la vita due delle persone che erano a bordo, Umberto Bersani, originario di Terracina, e Antonio Belcastro di Sermoneta.
Ieri mattina l'ultima di una lunga serie di udienze preliminari davanti al gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota nel corso della quale è stata definita la posizione di due degli indagati, Gianfranco Casali di Supino assistito dall'avvocato Claudio Pizzotti e Alberto De Santis - difeso dall'avvocato Carlo Macci: entrambi erano accusati di falsa testimonianza per avere indicato inizialmente come pilota una persona diversa da quella che in realtà era alla guida.

LA FALSA TESTIMONIANZA
I due hanno patteggiato una condanna a tre mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Rinviati a giudizio invece tutti gli altri imputati: il pilota che era alla guida dell'aereo, Giovanni Grande, assistito dall'avvocato Vincenzo Galassi, Paolo Trevisani, responsabile dell'associazione sportiva dilettantista Paracadutisti Cisterna, il vicedirettore dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), il responsabile della Direzione aeroportuale Lazio, il responsabile della Direzione regolazione personale operazioni di volo e la responsabile del centro di volo, che dovranno rispondere di omicidio colposo.

I RISARCIMENTI
Nel corso dell'udienza udienza le parti civili, vale a dire i familiari delle vittime, sono state tutte estromesse dal procedimento perché risarcite nel frattempo dagli imputati.

Il velivolo ultraleggero si era schiantato poco dopo essere decollato da un'aviosuperficie lì vicino con cinque persone a bordo, rimaste tutte ferite.

LE VITTIME
Bersani e Belcastro erano in gravissime condizioni ed erano stati erano stati soccorsi prima che il velivolo prendesse fuoco. Il primo era stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Umberto I di Roma ed era deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate nell'impatto.
Il secondo, che pilotava l'aereo, aveva raggiunto in eliambulanza l'ospedale San Camillo. Ma le sue condizioni erano disperate. Gli altri tre passeggeri sono stati soccorsi da altrettanti mezzi del 118 e trasportati al Goretti di Latina con un trauma addominale e una frattura al bacino, altri due avevano invece riportato solo escoriazioni e contusioni ed erano stati trasportati in codice giallo all'ospedale di Terracina.
Sull'incidente aereo anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza in volo aveva aperto un'inchiesta per stabilire le cause dello schianto.

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