Direttori generali Asl, 47 nomi per Latina: c'è anche Casati, l'unico pontino è Ciarlo

Giuseppe Ciarlo, medico, dirigente dei distretti del sud pontino
2 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Ottobre 2020, 21:00

Quarantasette nomi, un solo pontino papabile per l’incarico di direttore generale della Asl di Latina. Anche l’unico nell’elenco pubblicato con apposita determina di tutti i 65 ammessi dalla Regione Lazio (e poi divisi su diverse aziende) all’“Esito dei lavori della Commissione di esperti costituita per la selezione dei soggetti idonei al conferimento di incarichi di direzione generale presso le Aziende del servizio sanitario regionale e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico della Regione Lazio». Si tratta di Giuseppe Ciarlo, attuale dirigente dei distretti dell’area sud della provincia di Latina, un passato come direttore sanitario e poi per un breve periodo generale facente funzioni, a Ostia. C’è anche un altro pontino che da anni, però, vive e lavora altrove: Antonio D’Urso. Nell’elenco degli idonei per Latina figura anche Giorgio Casati, attuale direttore generale, indicato però anche per il Policlinico Umberto I di Roma, quello di Tor Vergata e per la Asl Roma 2, quella della zona sud est del Comune di Roma che comprende gli ospedali “Petini” e “Sant’Eugenio”. 

Vedi anche > Presa in carico dei pazienti, tre sponsor per il progetto "+Vita" della Asl

La scelta spetta ora al presidente della Regione Lazio. Casati è a Latina da cinque anni, è universalmente riconosciuto che ha lavorato bene, potrebbe essere una risorsa in altre realtà del Lazio. Per quanto riguarda Ciarlo, il suo nome figura tra anche per le aziende di Frosinone, Viterbo e Rieti. 
È una “idoneità”, al momento, nulla di più, ma conferma un percorso che il medico originario di Sezze ha compiuto anche nell’organizzazione e nel managment sanitario, con incarichi svolti in Regione e in altre aziende del territorio. 

Vedi anche > Covid, allarme a Latina: 73 nuovi contagiati in provincia, 25 nel capoluogo. La Asl: «State a casa»
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA