La Provincia di Latina non impugnerà il decreto del commissario Illuminato Bonsignore sull'indicazione dei tre siti per i rifiuti, «perché siamo stati commissariati e il commissario ha lavorato in piena autonomia. La posizione della Provincia è inoltre che bisogna arrivare quanto prima alla costituzione degli Egato, altrimenti l'ente avrà le mani legate e servirebbe un voto all'unanimità della conferenza dei sindaci sul sito finale dei rifiuti».
È la risposta del presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli a una delle domande della conferenza stampa in cui ha ieri tracciato il bilancio dei primi sei mesi di mandato. A proposito della lettera della Regione che intima di trovare i siti entro il 20 luglio, rivolta in particolare a Roma, Frosinone e Rieti, il presidente ha risposto che «anche altre province potrebbero quindi essere commissariate come lo è stata Latina. Ma la Provincia, senza Egato, non ha ruolo per indicare un sito specifico, solo aree idonee».
ACQUA
Sull'Ato4 dell'acqua, ha osservato che «finalmente si è reso ente giuridicamente, amministrativamente, economicamente autonomo, e per la prima volta ha anche comminato sanzioni al gestore (600mila euro, ndr), al quale si deve anche riconoscere premialità per la qualità della depurazione. È tutto frutto di una impostazione metodologica diversa da prima. Ora la sfida è mettersi al servizio dei cittadini, con un nuovo regolamento per l'utenza. Ora bisogna lavorare a una pacificazione sulla morosità, in modo che possano mettersi in regola tutti quelli che vogliono. Dopo, però, scatterà una campagna senza scampo contro chi non la vuole pagare. Non vogliamo togliere l'acqua a nessuno, ma qualche problema lo devono avere».
Nei primi sei mesi di mandato, ha ricordato Stefanelli, sono stati approvati tutti i documenti propedeutici, dalle linee di mandato, a quelli principali come il Dup e il Bilancio di previsione e il Peg; l'ente inoltre programma assunzioni, come 1 dirigente, due geometri, 5 operai, 4 funzionari amministrativi, e 6 tecnici.
CRITICITA'
La conferenza stampa termina; una giornalista gli domanda quali siano state le difficoltà dei sei mesi. Stefanelli sorprende: «È stata per un aspetto personale, che non mi ha dato la piena disponibilità fisica». Il presidente sceglie di condividere un momento personale difficile dei mesi trascorsi, che certamente non deve avere reso semplice il doppio ruolo. «Poi ci sono state quelle amministrative, di una macchina della Provincia che con il primo momento della riforma era caduta in depressione, disabituandosi a dare il massimo. E poi lunedì in conferenza dei sindaci sull'acqua, perché si era raggiunta una unità, che poi quel voto (sull'aumento delle tariffe, ndr) ha fratturato. E questo mi è dispiaciuto molto. La provincia ha bisogno di lavorare insieme e essere unita».